Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×

MITIGA. E' 'made in Marche' la APP per entrare negli stadi

«La soluzione è sul tavolo del Comitato tecnico scientifico, in attesa di valutazione. Entro pochi giorni, i tecnici dovranno esprimersi e dire se e come intendono far tornare le persone allo stadio». Sono parole del giovane ingegnere Fabio Traini, pronunciate tenendo metaforicamente le dita ben incrociale. Lui, insieme al collega Daniele Coccia, ha sviluppato l'app Mitiga. Un software che, nelle ultime settimane, ha fatto parlare mezzo mondo, trovando risalto pure sulla celebre tv sportiva americana Espn. Sì, perché questa è una delle soluzioni al vaglio del Cts per la riapertura in sicurezza degli stadi. Anzi, soprattutto dello stadio. Visto e considerato che Mitiga verrebbe utilizzata per le sette partite dell'Olimpico di Roma in programma tra giugno e luglio nell'ambito dell'Europeo di calcio. Ma il meccanismo hi-tech potrebbe rivelarsi utile per molti altri eventi: dai concerti ai raduni estivi di ogni tipo. Come funziona? Installando l'app sullo smartphone si entra in una sorta di circuito le cui prime fasi sono rappresentate dall'utente che si sottopone ad un tampone o ad un test antigenico (ma è valido anche per il vaccino, in quel caso la durata del pass sarebbe estesa) e dalla farmacia o il laboratorio di analisi che lo hanno effettuato che prima confermano l'identità dell'utente e poi inseriscono il risultato nel database della app, garantendo che questo sia assolutamente affidabile. Mitiga allora genera un codice Qr sullo smartphone dell'utente appena testato. Un passe-partout di cui dotarsi insieme al biglietto per entrare in stadi o in locali al chiuso. In pratica, in questo modo, si può essere certi che un evento è stato frequentato solo da soggetti negativi al Covid. Nelle scorse settimane, i due ingegneri (entrambi 35enni originari delle Marche) avevano intavolato una trattativa con la Federcalcio, impegnata a garantire alla Uefa delle gare alla presenza di pubblico, seppur contingentato. Pena il dirottamento delle partite dell'Olimpico su altri stadi esteri. Ora sia i tifosi italiani che i due giovani professionisti marchigiani pendono dalle labbra degli esperti del Cts, a cui il Governo Draghi ha dato l'ultima parola. «Ma vogliamo essere chiari: a dirlo è il nome stesso di Mitiga - puntualizzano Traini e Coccia - l'obiettivo è quello di mitigare, di ridurre il rischio. Ciò vuol dire che tutte le misure di sicurezza, a partire dal distanziamento e dall'uso della mascherina, andranno comunque rispettate».
(FONTE: CORRIERE ADRIATICO)

Print Friendly and PDF


Free Image Hosting at FunkyIMG.com
  Scritto da La Redazione il 14/04/2021
Change privacy settings
Tempo esecuzione pagina: 0,12207 secondi