Confiscati beni per 260.000 euro ad una donna rom di 34 anni
La donna aveva iniziato ad accumulare reati contro il patrimonio a 14 anni ed era stata raggiunta da una condanna a 15 anni di reclusione mai eseguita
Nei giorni scorsi gli uomini del nucleo di polizia economico-finanziaria di Ancona, nell'ambito dell'operazione “Alias”, ha avviato una misura di prevenzione disposta dal Tribunale di Ancona, confiscando beni per circa 260.000 euro di proprietà di una donna di 34 anni, bosniaca di etnia rom, ritenuta socialmente pericolosa in quanto condannata per diversi reati contro il patrimonio. Sono diversi i beni, sottoposti a sequestro preventivo dal Tribunale nel maggio 2020: un appartamento di pregio a Falconara Marittima, due terreni nelle provincie di Ancona e Macerata, un camper, una Porsche Panamera, e contanti su conti correnti e depositi.
Le indagini svolte dalle fiamme gialle di Ancona hanno permesso di dimostrare che i delitti contestati alla donna erano stati commessi senza soluzione di continuità in un arco di tempo di circa venti anni (il primo reato risale addirittura a quando la cittadina bosniaca aveva appena 14 anni), durante i quali la 34enne aveva fornito agli organi di polizia ben 67 differenti nomi o appunto Alias per rendere più difficile agli investigatori la propria identificazione. La donna risultava gravata da un ordine di esecuzione della pena emesso dalla Procura generale di Ancona per una condanna complessiva di 15 anni ed 8 mesi di reclusione, mai eseguita a causa del suo ripetuto stato di gravidanza. (fonte Ansa)