Paoluzzi: "La mia famiglia e il Pioraco in cima ai miei pensieri"
Il forte difensore ascolano, spostatosi a Fabriano per motivi di lavoro, sta dando un contributo fondamentale alle sorti della Mancini Ruggero
PIORACO. Porta una firma ascolana il primo successo stagionale del Mancini Ruggero Pioraco, nel girone C di Prima categoria. Sabato scorso infatti, la rete vincente che ha permesso di espugnare il campo del San Claudio è arrivata da Paolo Paoluzzi (foto). Difensore ancora giovane, ma con importanti esperienze in categorie superiori, tra le altre, con le maglie di Folgore Falerone, Monticelli ed Atletico Azzurra Colli.
Prima di tutto ci chiediamo come sia arrivato a giocare a Pioraco un piceno purosangue come te?
“Effettivamente sono un pochino fuori zona, ma è dovuto a motivi di lavoro. Da qualche mese ho un impiego a Fabriano e, vista la mia passione per questo sport, cercavo una squadra in zona per giocare. Degli amici mi hanno fatto conoscere questa società ed eccoci qui”.
Mi sembra di capire che ti trovi bene nella nuova squadra, è così?
“Benissimo, siamo entrati subito in sintonia sia con i compagni di squadra, sia con i dirigenti. Tutte brave persone che tengono tantissimo a questa realtà, mi sono inserito facilmente nell’ambiente e spero di dare una mano a tutte queste persone che lo meritano veramente”.
Ti sei messo anche a segnare, quindi significa che sei proprio a tuo agio.
“Incredibile davvero, in tanti anni di carriera non ero mai riuscito a metterla dentro, ora con due reti sono il miglior marcatore della squadra, il calcio a volte è veramente un gioco straordinario”.
Due reti che meritano di essere raccontate.
“La prima con il Montemilone Pollenza molto bella, ma forse è stata anche un pochino fortunosa, un tocco di esterno dalla linea di fondo che ha beffato il portiere. Una gioia indescrivibile era il 92’ e sembrava fatta. Palla in mezzo e sull’azione seguente Maccioni ha pareggiato, in un attimo dalla gioia allo sconforto, una rabbia che non ti dico”.
Il sabato successivo però ti sei prontamente rifatto.
“Si, contro il San Claudio ho deviato di destro una punizione dalla trequarti, un tocco preciso e l’ho vista finire in rete. La cosa incredibile era che l’avevo previsto. Nei giorni precedenti era tale la delusione per il mio gol, che non era bastato a farci vincere, che avevo promesso ai compagni di ripetermi e stavolta per i tre punti. E’ andata davvero cosi!”.
A questo punto ti chiediamo seriamente se hai delle certezze anche per la prossima gara?
“Diciamo che ho delle buone sensazioni e magari sabato potrei anche fare un gol di testa. Se indovino anche questa volta, smetto con il calcio giocato e apro una sala scommesse! A parte gli scherzi ci attende un confronto non semplice con l’Urbis Salvia e sinceramente non conta chi farà gol, l’importante sarà portare a casa tre preziosi punti”.
Le due marcature e queste tue prestazioni meritano senza alcun dubbio delle dediche particolari. A chi hai pensato quando la palla è rotolata in rete?
“Ho provato una sensazione nuova, un misto di grande felicità e di soddisfazione. Il primo pensiero è andato alla mia famiglia sulla quale posso contare sempre e comunque. Le mie due reti sono per mia mamma Monica, per mia zia Simona e per mia sorella Erica. Il cuore di questo difensore ascolano batte forte per loro”.