Il reclutamento degli arbitri? Metà arrivano dalle scuole
Degli ultimi 120 entrati in servizio, circa 60 formati durante i corsi svolti negli istituti della regione
Circa la metà dei 120 arbitri entrati in servizio nelle ultime settimane, dopo i corsi di formazione svolti tra ottobre e dicembre 2021, sono studenti delle scuole superiori marchigiane. Il rilevante dato viene evidenziato dall’Ufficio Scolastico Regionale ed è il frutto dell’accordo di collaborazione stipulato nei mesi scorsi tra il Coordinamento Educazione Fisica dell’Ufficio e l’Aia. «L’accordo è nato sulla base di una convinzione – spiega l’Usr – cioè che intraprendere la carriera di arbitro non soltanto costituisca un modo per garantire il ricambio generazionale tra i direttori di gara e la conseguente disputa dei campionati ma si prefiguri anche come un importante momento educativo per gli studenti. Diventare arbitro infatti richiede senso di responsabilità, conoscenza dei regolamenti, rispetto delle regole nonché preparazione fisica e un’attenta valutazione degli aspetti psicologici, sociali e relazionali che il ruolo comporta. Noi e l’Aia andremo avanti in questa collaborazione ripetendo l’iniziativa pure nei prossimi mesi». Le due realtà intendono coinvolgere anche le scuole del territorio regionale fino ad ora meno interessate alla realizzazione dei corsi di formazione per permettere «a quanto più studenti possibile» l’avvicinamento al ruolo di arbitro, contando sulla collaborazione dei referenti provinciali per l’educazione fisica e sportiva. Non ci si limiterà soltanto al tradizionale ruolo di direttore di gara chiamato a fischiare in mezzo al rettangolo verde di un campo di calcio, ma anche a formare altre non meno importanti figure professionali: ci saranno infatti pure corsi per cronometristi e giudici di gara e una serie di incontri con i professionisti delle attività motorie e sportive finalizzati all’orientamento scolastico e professionale degli studenti. Nei mesi scorsi la Figc Marche, così come i comitati di diverse altre regioni italiane, avevano evidenziato la grave problematica del numero insufficiente di direttori di gara disponibili nei campionati di calcio dilettantistici. Ora in regione arrivano nuove risorse ed energie.
(Fonte: IL Resto del Carlino)