Fontane chiuse nella città delle cento torri per evitare sprechi
Le scarse precipitazioni invernali hanno spinto alla razzionalizzazione
Siamo appena alla metà di maggio, ma la crisi idrica nell’Ascolano è già un problema. Nelle ultime settimane sono iniziati i primi razionamenti da parte del consorzio idrico Ciip e dei Comuni, monte fontane pubbliche sono già state chiuse per evitare sprechi, come sono iniziati anche i razionamenti notturni. La questione però oltre all’aspetto tecnico, ha interessato anche quello urbano ed estetico della città delle cento torri, infatti molti cittadini insistono nel sostenere che offrire ai turisti una città senza le fontane storiche non è decoroso.
“Il problema è già noto - dice Massimo Tonelli del Ciip – in questo territorio permane il codice rosso al terzo stadio, tanto è vero che continuiamo ad utilizzare gli impianti di soccorso. Purtroppo, la stagione invernale non è stata generosa né di nevicate né di precipitazioni piovose abbondanti e pertanto siamo costretti a fare i conti con le conseguenze dei cambiamenti climatici sommate alle problematiche del sisma. E questo non ci consente di riaprire con leggerezza tutte le fontane sul territorio. Le fontane pubbliche presenti sul territorio sono tante. Stiamo cercando di fare aperture centellinate”.