Caso di pedofilia, il Giudice non consente la messa alla prova
L'uomo un insegnante di 50 anni è stato condannato con rito abbreviato a due anni
Non ci sarà alcune Map (messa alla prova) per l’insegnante 50enne accusato di pedofilia e scoperto a settembre scorso dalla polizia postale di Ancona. Tutta l’operazione era partita da una segnalazione dell’associazione ‘Save the Children’, che monitora alcuni siti considerati a rischio. L'uomo risiede in un Comune della Vallesina, in provincia di Ancona, al momento dell’avvio delle indagini lavorava come insegnate di musica presso una scuola del territorio, ma proprio a seguito della vicende ha perso il posto di lavoro. Gli agenti della polizia postale nel suo Pc trovarono numerosi file con foto e video pedopornografici dove i protagonisti erano dei bambini. Immagini prese dalla rete ed estranee dalla sua attività di insegnante.
A seguito di tale ritrovamento fu accusato di detenzione di materiale pedopornografico aggravata dall'ingente quantitativo. Per evitare il processo aveva chiesto una Map (dicembre scorso). Nei giorni scorsi però Il gup di Ancona ha stabilito che l’uomo non poteva essere ammesso alla map a causa della mancanza di una struttura idonea. Alla fine l’uomo ha patteggiato con rito abbreviato la pena a due anni (senza sospensione della condizionale). Il 50enne era rimasto in cella solo un giorno, poi aveva avuto la misura cautelare dell'obbligo di dimora che ha ancora i