RICCIARDI: "Bilancio positivo dopo una stagione molto impegnativa"
Il Delegato Assembleare, nonostante alcune difficoltà, considera molto gratificante la sua esperienza nel Comitato Regionale e auspica un sempre maggiore rapporto di collaborazione con le società
COMUNANZA. E’ passato circa un anno e mezzo dal rinnovo delle cariche nel Comitato Regionale ed insieme a Matteo Ricciardi (foto), Delegato Assembleare FIGC-LND calcio a 11, nel suo locale il Colorado Cafè a Comunanza, abbiamo fatto un punto della situazione, al termine di una stagione molto impegnativa.
Partiamo dall’inizio, come è nata l'idea di partecipare al rinnovamento del Comitato Regionale?
“Sono stato contattato da Ivo Panichi che stava preparando una squadra per puntare alla presidenza, ci conoscevamo, le nostre idee sul calcio erano molto simili e mi è sembrato giusto dare una mano. Poi è arrivato un grande successo e per il presidente, l’onore e l’onere di dirigere il calcio marchigiano”.
Per te anche un successo personale molto significativo ed ora un’esperienza senza dubbio interessante.
“Con 127 voti sono risultato il più votato tra i candidati e questo naturalmente mi ha fatto molto piacere. Sto vivendo un’esperienza molto intensa, in un mondo che considero il mio, lo faccio con grande passione, cercando di aiutare le società e mettendomi sempre a disposizione di tutti”.
Nel tuo ruolo con chi ti trovi ad avere i rapporti più stretti?
“Chiaramente con le società e con il presidente Panichi, ma ho un contatto diretto molto intenso anche con il vice presidente Malascorta e con il segretario Castellana. Ho un rapporto di grande cordialità con i consiglieri Colò, Arriva e Capretti, persone molto valide e competenti. Tutti stanno facendo un grande lavoro, determinante per il buon funzionamento di tutto il Comitato Regionale.
In questo ultimo anno e mezzo, oltre alle solite problematiche, avete dovuto affrontare anche la pandemia, quali difficoltà avete incontrato a gestire il Covid?
“Obiettivamente non è stato semplice affrontare i vari disagi legati al rinvio delle gare, ma anche all’applicazione dei protocolli. Diciamo che abbiamo preso le cose nel modo giusto, tanto che nel campionato appena concluso le criticità sono state poche e gestite nel migliore dei modi. Per le prime squadre i rinvii di gara sono stati molto limitati, qualcosa di più nelle giovanili, ma nel complesso tutto è filato abbastanza bene. Diciamo che anche la sosta di Gennaio è stata fondamentale affinché la stagione potesse scorrere in maniera regolare”.
Che sensazione si può ricavare dal contatto con la società al termine di questo campionato?
“Inizialmente c’era un grande entusiasmo, la volontà di lasciarsi alle spalle un lungo periodo grigio e tutti avevano voglia di tornare sui campi e riprendere la vita normale. Poi la stagione è stata lunga, come dicevamo con qualche problema, quasi un anno intero di attività con pochissime pause ed ora è fisiologico che ci sia un rilassamento. Dopo un anno complicato è normale, ma si percepisce anche la volontà di ripartire, cercando di farlo nel migliore dei modi e sono convinto che la prossima sarà una stagione molto interessante”.
Ricopri anche la carica di segretario del Comunanza e dopo un campionato dominato, non possiamo non parlare della tua squadra.
“Una stagione esaltante, ricca di record e di soddisfazioni. Onore e merito al presidente Remo Perugini che al terzo anno della sua gestione ha centrato alla grande l’obiettivo promozione e non solo. Il progetto fortemente voluto da lui ha fatto passi da gigante e c’è stata anche una profonda ristrutturazione del Settore Giovanile che ora conta più di 100 ragazzi. Possiamo sottolineare con orgoglio che più del 90% dei ragazzi della prima squadra sono del paese e questo per un centro dell’entroterra piceno di poco più di 3000 abitanti, credo sia il dato più significativo”.
Vacanze brevi per il calcio, la nuova stagione è già alle porte, cosa ti senti di dire alle società?
“Di avere fiducia e di andare avanti nonostante le difficoltà. Noi tutti lavoriamo per fare in modo che le cose funzionino sempre meglio e siamo sempre aperti al confronto, pronti a risolvere i problemi che si presentano nel corso della stagione. I dirigenti sanno che in noi possono trovare sempre ascolto e disponibilità”.
Un anno e mezzo di grande lavoro con l’appoggio di tante persone, quali le più importanti?”
“In primis mia moglie Debora, che mi sopporta e mi supporta in ogni modo, è grazie a lei se posso dedicarmi a questa mia passione. Naturalmente ringrazio le società che mi hanno concesso la loro fiducia e che continuano a darmi il loro appoggio. E’ grazie alla loro stima che posso dare una mano per il buon funzionamento del calcio marchigiano. Non dimentico certamente le due società alle quali sono particolarmente legato, ovviamente il Comunanza e la Forcese con cui collaboro da anni in un clima di grande amicizia”.