Tre malfattori inscenano un falso arresto per truffare anziani
I tre uomini tutti di origine campana e con precedenti alle spalle sono stati denunciati per truffa aggravata
Era tutta una truffa per raggirare gli anziani. Una bella messa in scena, era stata ideata da tre campani di 52, 34 e 27 avevano contatato un uomo di 81 anni di Pesaro spacciandosi per avvocati che stavano tentando di rintracciare il figlio che aveva un bollo auto arretrato non pagato, e che ora rischiava l’arresto. L’unica soluzione, pagare 5.000 euro per evitare il carcere prima del processo. L’anziano che aveva spiegato che non aveve quella somma, era stato invitato dai finti avvocati a utilizzare oggetti in oro e preziosi per il pagamento.
La moglie dell’anziano percependo qualcosa di strano, aveva provato a chiedere informazioni al 112, ma i malfattori con uno stratagemma erano riuscito a spostare la chiamata verso un terzo complice, che aveva confermato che il figlio era in carcere. Messi alle strette i due anziani si erano convinti a sacrificare i propri preziosi per pagare i 5.000 euro. Una volta chiusa la telefonata, per ulteriore certezza, i due anziani cniugi hanno voluto provare a contattare al cellulare il figlio che in pochi minuti ha spiegato che era regolarmente a lavoro e che tutto andava bene. Una volta fatta la verifica i due anziani hanno subito denunciato l’accaduto ai carabinieri che li stavano attendendo per essere colti sul fatto al momento della consegna dei preziosi. Ma l’attesa è stata vana. Infatti, i tre malviventi erano stato fermati da altri colleghi perché a bordo di un’auto segnalata, i t6re malviventi avevano già una lunga lista di precedenti a cui si è aggiunta la truffa agli anziani pesaresi. Tutti e tre sono stati denunciati per truffa aggravata.