Crisi idrica, la Regione invita i Comuni a razionalizzare
La siccità ha innescato criticità in tutto il territorio, Ascoli e Pesaro però sono in maggiore difficoltà

La Regione Marche invita tutti i comuni del territorio ad adottare chiusure generiche per evitare lo spreco di acqua e razionalizzare questo bene cosi prezioso a causa della siccità. E’ stato l’assessore regionale all'ambiente Stefano Aguzzi, durante la riunione del Comitato di Protezione civile, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti delle cinque Prefetture, dei 5 Ato e l'Anci per valutare la situazione nella regione della crisi idrica.
“Per la siccità c'è una criticità pressoché uniforme in tutto il territorio delle Marche – ha spiegato Aguzzi -, con punte però nell'Ascolano, a causa delle deviazioni delle sorgenti per il sisma del 2016, e nel Pesarese in particolare per l'approvvigionamento di acqua potabile a Pesaro e Fano. Queste città prelevano dal fiume Metauro che dall'invaso di Tavernelle e di Colli al Metauro è ad oggi a meno del 50% delle sue potenzialità. Gli altri invasi, di Fossombrone e del Furlo, sono sotto la soglia storica anche se mantengono una capacità residuale per garantire per alcuni giorni l'approvvigionamento idrico senza passare ai razionamenti. Ma poiché non sono previste precipitazioni, nei prossimi giorni sarà necessario attingere ai pozzi del Burano e di Sant'Anna come è stato fatto lo scorso anno”.
