Le associazioni animaliste contro i gestori del canile lager
I fatti risalgono a gennaio 2021, 15 le persone implicate nella gestione della struttura
Cani di piccola taglia custoditi senza le minime condizioni di rispetto per gli animali, 15 persone finiscono nei guai. E’ quanto accaduto nei giorni scorsi a Trecastelli provincia di Ancona, al termine di una lunga operazione iniziata nel gennaio del 2021 con la chiusura della struttura in cui erano tenuti i cani. Secondo i controlli delle autorità, 15 persone fra cui anche un veterinario, alcuni dirigenti dell’Asur, un amministratore locale e tre allevatori, sono stati indicati come responsabili di uno dei maggiori disastri sanitari in cui sono rimasti coinvolti degli animali, che ospitava circa 800 cani nonostante fosse omologato per circa 70, mantenuti in condizioni disumane con poco spazio e in gravi condizioni igienico sanitarie. Condizioni che avrebbero portato anche all’avvio di un focolaio di Brucella canis, unico caso in Europa.
Nonostante tutti queste violazioni, i responsabili della struttura avrebbero continuato a vendere in tutta Italia animali, anche potenzialmente malati. Una volta completate i controlli in collaborazione con le associazioni animaliste del territorio, le stesse si sono costituite parte civile contro i responsabili a vario titolo della struttura.