Ritardi ventennali sulle opere viarie delle Marche
L'assessore Baldelli annuncia il programma di investimenti sulle infrastrutture
Opere che non sono state mai considerate negli ultimi 20 anni, fra queste l’anello ferroviario Civitanova Marche-Fabriano-Pergola-Urbino, la Ferrovia dei 2 mari Ascoli-Rieti e altre opere viarie. Opere su cui nei giorni scorsi si è concentrata l’attenzione di associazioni di categoria e dell’amministrazione regionale come riportato all’interno dell’Analisi di impatto economico sociale e ambientale, presentata da Alberto Fontanili, direttore di Uniontrasporti, in Regione a Palazzo Li Madou in una conferenza sul tema ‘Le infrastrutture e lo sviluppo economico nelle Marche’. Tra gli intervenuti il presidente della Camera Marche Gino Sabatini e il presidente della Regione Francesco Acquaroli.
“La mancata visione della Regione negli ultimi 20 anni e oltre - ha attaccato l'assessore Francesco Baldelli - è già costata 3 miliardi di euro per opere infrastrutturali non realizzate. Tra queste, l'anello ferroviario che unisce i territori interni delle Marche, la costa e le dorsali principali, ossia la linea Adriatica e la Roma-Ancona; la viabilità della Val Potenza con la rete autostradale, le bretelle di connessione con l'A14; la Ferrovia dei due mari, 'Ascoli Rieti', anch'essa nel tratto marchigiano ci ha fatto perdere oltre un miliardo di euro di sviluppo della regione". "Per l'economia delle nostre imprese - ha sottolineato - una perdita di Pil per Marche e Italia è quello che stiamo pagando per la mancata visione. L'anello ferroviario, ha visto la riapertura di un tratto della ferrovia che è stata poi oggetto anche degli eventi dell'alluvione e i lavori di ripristino sono in corso nel tratto tra Fabriano Sassoferrato e Pergola. Ma non basta: dobbiamo unire Ascoli e Porto d'Ascoli, abbiamo una linea elettrificata, arrivare a Civitanova Marche e da lì ad Albacina e Fabriano dove si stanno compiendo lavori, anche con risorse della Regione, con 40 milioni di Fondi sviluppo e coesione per la sua elettrificazione; poi siamo arrivati a Pergola ma non basta dobbiamo arrivare a Urbino e poi a Fano per unire tutta la regione è avere un anello complementare rispetto all'Adriatico che tanto utile sarebbe come misura di sicurezza in caso di interruzione della linea Adriatica ma per la connessione per la crescita omogenea di tutto il nostro territorio”. ( Fonte Ansa)