Camerun, Senegal, Marocco, Tunisia e Ghana: top e flop a Qatar 2022

Il mondiale in Qatar è stato per molte squadre africane una rivincita, per altre invece una delusione. Ciò che resta di questa avventura è, però, che le nazionali del vecchio continente stanno tornando ad affermarsi. Per Senegal e Marocco sono arrivati gli ottavi di finale, per Camerun, Tunisia e Ghana una fase a gironi con diverse soddisfazioni e vittorie importanti. Ecco, dunque, i top e flop delle nazionali africane in Qatar e le favorite alla vittoria nelle quote vincente Mondiale.

Il mondiale 2022 ha rappresentato il momento di riscatto per alcune nazionali africane, mentre per altre purtroppo il sogno è svanito quasi subito. Tra le sorprese di questo mondiale c’è sicuramente il Marocco, che ha vinto meritatamente il gruppo F, eliminando Belgio, Canada e la Spagna agli ottavi. La nazionale nordafricana, che può vantare giocatori di grande talento come Hakimi e Ziyech, ha vinto il proprio girone con 7 punti. Nella gara d’esordio era arrivato un pareggio a reti bianche contro la Croazia, poi le vittorie nette con Belgio e Canada. Agli ottavi di finale il Marocco ha affrontato la favorita Spagna, vincendo incredibilmente ai tiri di rigore, dopo i 120 minuti terminati sullo 0 a 0. A nulla è bastato il possesso palla e passaggi infiniti della squadra allenata da Luis Enrique. Il Marocco è riuscito nell’impresa, in qualcosa che non era mai riuscita, raggiungendo meritatamente le prime otto squadre del mondo. Ai quarti l’avversario sarà il Portogallo di Cristiano Ronaldo, lasciato in panchina, ma che ha vinto facilmente per 6 a 1 contro la Svizzera.

Buona l’esperienza in Qatar anche per il Senegal, che senza il proprio leader e capitano Mané è riuscito comunque ad arrivare agli ottavi. La nazionale campione d’Africa si è presentata con assenze importanti in Qatar, ma ha comunque superato la fase a gironi. Due vittorie e due sconfitte il bilancio complessivo, con buoni spunti per i prossimi anni. Quello che è mancato di più è stato un riferimento in attacco e la poca esperienza internazionale di tanti componenti. Agli ottavi di finale il Senegal si è dovuto arrendere alla forza fisica ed esperienza dell’Inghilterra, che pur non esprimendo un buon calcio, ha vinto facilmente 3 a 0. La pratica era già stata archiviata nel primo tempo, con due reti messe a segno negli ultimi minuti da Henderson e Kane. L’Inghilterra, nonostante non abbia brillato del tutto in questa competizione, resta una delle favorite nelle quote vincente mondiale. Ai quarti di finale i Leoni se la vedranno con la Francia di Mbappè e Griezmann, che ha battuto con un secco 3 a 1 la Polonia.

Mondiali terminati anzitempo per Tunisia, Camerun e Ghana, che si sono congedate comunque con almeno una vittoria. La Tunisia nell’ultimo turno dei gironi ha battuto la Francia, grande favorita nelle quote vincente mondiale. La qualificazione agli ottavi è svanita per un soffio, a causa della vittoria dell’Australia contro la Danimarca. Con un pareggio, infatti, grazie alla migliore differenza sarebbe stata la Tunisia a passare il girone, affrontando poi l’Argentina. Ottima vittoria anche per il Camerun, che ha battuto il Brasile nell’ultima sfida della propria esperienza in Qatar. Per i leoni indomabili, però, la vittoria non è bastata, complice la vittoria della Svizzera contro la Serbia per 3 a 2. Ultimo posto nel proprio girone invece per il Ghana, arrivato al termine con una vittoria e due sconfitte. Per la nazionale che meglio di tutte aveva fatto negli ultimi mondiali, con i quarti di finale nel 2006 e nel 2010, quella del 2022 non è stata un’edizione memorabile. Il Ghana ha infatti vinto una sola gara, quella contro la Corea del Sud per 3 a 2, perdendo con lo stesso risultato all’esordio e per 2 a 0 contro l’Uruguay.

Questi mondiali del 2022 in Qatar non sono stati, dunque, negativi per le nazionali africane, che dopo un 2018 molto difficile vedono il proprio bilancio positivo. Due squadre hanno raggiunto gli ottavi, le altre tre hanno mancato la qualificazione per un soffio. I prossimi anni diranno quanto le nazionali del vecchio continente possono dire la loro a livello internazionale, con sempre più talenti emergenti.