Le Marche spendono ogni anno circa 152 milioni in mobilità passiva
Un dato problematico che la regione sta cercando di invertire migliorando i servizi

La mobilità passiva del servizio sanitario marchigiano, una piaga che purtroppo esiste da anni, rappresenta un grosso problema per il sistema contributivo della nostra regione. Tanto per fare un raffronto numerico, secondo i dati elaborati da uno studio della facoltà di economia dell’Università Politecnica delle Marche, dal 2017 al 2012 le casse della sanità marchigiana hanno speso per servizi erogati presso ospedali di altre regione, circa il 50% verso l’Emilia Romagna circa 152 milioni di euro l’anno.
La Regione attraverso il governatore Francesco Acquaroli, già da qualche tempo ha espresso la forte volontà di invertire la tendenza, operando nella sanità marchigiana con l’impegno di ampliare e rendere più facili da raggiungere dagli utenti i vari servizi. Questo per frenare lo spostamento verso altre regione Emilia Romagna e Lombardia in primis.
