Dopo 34 mesi l'ormai ex commissario Legnini lascia il mandato
Tanti gli interventi effettuati che hanno consentito di far ripartire la ricostruzione nel centro Italia

L’ormai ex commissario speciale per la ricostruzione post sisma Giovanni Legnini traccia il bilancio del suo mandato prima del passaggio di consegne. “Sono e sarò il primo tifoso della ricostruzione per i prossimi anni – commenta Legnini - bisogna allontanare le polemiche di ogni sorta perché è legittimo che il governo faccia le sue scelte ed è legittimo che chi è preoccupato per il futuro e non condivide delle scelte lo faccia sapere, purché si mantenga sempre nel perimetro della necessità di garantire un futuro a questi territori”. Durante il saluto, l’ex commissario ha snocciolata alcuni dati.
Dopo 34 mesi di mandato i dati indicano: 20.000 case ricostruite in 8.318 edifici, 7.333 cantieri attualmente aperti con un balzo del 27,7% nell’ultimo anno delle richieste di contributo, ormai giunte a 28.000 pari al 54,9% di quelle attese. Inoltre sono stati concessi 15.736 decreti di contributo pari a 5,3 miliardi di euro con un incremento del 30% sull’anno precedente. Buone notizie anche sul fronte della ricostruzione pubblica, con 2.500 interventi pubblici finanziati pari a tre miliardi e 600 milioni di euro, tra cui 450 scuole con un maxi piano per un miliardo e 400 milioni di euro. Per le chiese sono stati previsfi 1.251 interventi di finanziamento per 800 milioni. Accelerazione anche sul fronte delle opere pubbliche con 935 milioni di euro erogati alla fine dell’anno scorso, con un balzo del 67% rispetto al 2021.
