Maxi operazione nella Marche contro l'immigrazione clandestina
Nella nostra regione sono state effettuate 44 perquisizioni nei confronti di 18 indagati

Maxi operazione internazionale contro l’immigrazione clandestina che ha coinvolto anche la polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Ancona. L'operazione denominata "Wet shoes" prende il nome da una conversazione intercettata dagli inquirenti nel corso di uno sbarco di migranti avvenuto a Mazara del Vallo. Tutto è iniziato dopo l'attentato terroristico del 19 dicembre del 2016 compiuto a Berlino dal tunisino Anis Amri. Da qui è partita una serie di controlli sempre ramificati che sono giunti in Italia coinvolgendo le provincie di Ancona, Fermo, Ferrara, Catanzaro, Modena, Macerata, Siracusa e Verona. Sono partite numerose perquisizioni, vengono contestate l'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina con l'aggravante della transnazionalità.
Nelle Marche sono state eseguite 44 perquisizioni nei confronti di 18 indagati per vari reati e di altre 26 persone fuori regione, risultate contigue a vario titolo all'organizzazione criminale. Tra i siti su cui si è appuntata l'attenzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, c’è anche un Centro di assistenza fiscale - Caf nel Maceratese e un casolare nelle campagne della stessa provincia, meta abituale di stranieri giunti in Italia in stato di clandestinità.
