Condannato perché non voleva che la figlia frequentasse un italiano
Dopo anni di vessazioni nei confronti della propria figlia, l'incubo si è concluso
Condannato per stalking un uomo di 60 anni originario dell’est Europa che da tempo perseguitava la figlia, il motivo frequentava un italiano. E’ quanto accaduto al Tribunale di Macerata in seguito ad una denuncia per stalking che una giovane residente a Recanati aveva rivolto ai propri genitori. Atti di persecuzione e minacce continue rivolte a lei, quando era ancora minorenne, e al suo fidanzato che alla fine sono terminate in un aula di tribunale. Lei una volta divenuta maggiorenne ha lasciato la casa dei genitori denunciandoli per i continui atti di persecuzione che era costretta a subire perché il padre e la madre non volevano che frequentasse il fidanzato italiano.
Uno stato di ansia e paura che si era protratto negli anni, infatti, la vicenda inizia nel 2018, un incubo che sembrava non finire mai, almeno fino a quando il Giudice non ha pronunciato la sentenza. La madre della vittima è stata assolta, mentre il padre è stato condannato a quattro mesi in continuazione con una precedente condanna a due anni e quattro mesi, arrivando così alla pena complessiva di due anni e otto mesi.