Cudini e Antognozzi a un passo dal miracolo: Fidelis Andria ai playout
Mirko Cudini e Giuseppe Antognozzi (insieme nella foto), due tecnici marchigiani che lavorano ormai da 5 anni a stretto contatto, ci provano ancora. Dopo le esperienze felici di Notaresco e Campobasso, domenica prossima, penultima di campionato, avranno l’occasione di realizzare un vero e proprio miracolo: condurre la Fidelis Andria (girone C della Serie C) a disputare i play-out. Richiamati da sole 6 giornate, al capezzale di una squadra sull’orlo del baratro, ultima e staccata di 4 punti dalla Viterbese, hanno compiuto fino ad oggi una vera e propria impresa. I due tecnici sono ora attesi da un impegno decisivo nel prossimo turno, quando affronteranno l’Avellino. Non sarà facile battere gli Irpini che sono una squadra di rango e di notevole qualità, ma siamo certi che la premiata ditta Cudini-Antognozzi le proverà tutte per conquistare il risultato pieno.
D’altra parte il ruolino di marcia della squadra, dopo il loro rientro, parla chiaro: 6 partite 9 punti, con una media molto più alta di quella precedente anche nelle reti segnate. Delle squadre coinvolte nella lotta salvezza, solo la Turris ha fatto 1 punto più della Fidelis, senza contare che le squadre affrontate (Crotone, Monopoli, Latina, Juve Stabia) sono tutte di alta classifica o comunque blasonate. Nelle 6 gare disputate, in una sola circostanza la squadra ha steccato: nella sconfitta contro il Giugliano, mentre per il resto ha sempre lottato alla pari con ogni avversario. Alla luce dei risultati appare chiaro l’errore della dirigenza che a dicembre aveva deciso l’esonero dello Staff tecnico. Ma ora non è il momento di pentirsi e guardare indietro, il campionato incombe e domenica la Fidelis Andria dovrà battere il “lupi dell’Irpinia” e sperare in un passo falso della Viterbese, impegnata a Torre del Greco. Così facendo aggancerebbe il penultimo posto e l’opportunità di giocarsi la permanenza nella categoria attraverso il play-out. Una possibilità che solo qualche settimana fa sembrava un sogno.