Quattro persone condannate per truffa, avevano chiesto la maternità
Nei guai sono finiti i proprietari di una parrucchieria, un consulente del lavoro e sua moglie
Sfrutta un contratto di lavoro fasullo avviato presso una parrucchieria per ottenere l’assegno di maternità. Una truffa che è approdata al Tribunale del lavoro di Pesaro che ha condannato quattro persone per truffa in concorso ai danni dell’Inps. Secondo una ricostruzione dei fatti, un consulente del lavoro di 52 anni utilizzando un artificio, avrebbe creato le condizioni per sviluppare un rapporto di lavoro fra la propri moglie di origini cubane di 33 anni e una parrucchieria cinese con sede a Pesaro. In sostanza avrebbe comminato una assunzione on line, ciò per ottenere l’indennità di maternità, per un valore totale di 4.000 euro. A questo si aggiunge la compiacenza del titolare dell’esercizio commerciale e della sua impiegata, entrambi di origine cinese che avrebbero retto il gioco.
Una volta che gli ispettori del lavoro hanno però portato alla luce i fatti, è scattata la denuncia per truffa. Il PM ha chiesto la condanna a 8 mesi per ciascun imputato, ma dopo aver analizzato i fatti, il giudice ha condannato tutti e quattro a un anno di reclusione e 4.000 euro di multa.