CIVITANOVESE. Bucci: "Questa città dovrà essere sempre protagonista"

CIVITANOVA MARCHE. Si avvia verso la conclusione nel migliore dei modi la stagione agonistica della Civitanovese. Dopo aver vinto il campionato di Promozione, i rossoblu sono chiamati a disputare le ultime gare del girone B, per poi confrontarsi con il K-Sport Montecchio per il Titolo Regionale. Insieme a Marco Bucci (foto), il più stretto collaboratore di mister Francesco Nocera, abbiamo provato a fare una valutazione sulla stagione che volge al termine
Vincere a Civitanova non è mai semplice: “Mancano ancora gli ultimi passi, ma è chiaro che stiamo parlando di una stagione molto positiva – esordisce mister Bucci – traguardi importanti come la vittoria del campionato, la finale di Coppa persa ai rigori e poi la possibilità di giocarsi il Titolo Regionale, sono la prova del grande lavoro che è stato portato avanti. Ricordando sempre che non è stato facile, vincere è sempre molto difficile e farlo in una piazza come Civitanova è ancora più impegnativo. Questa è una città molto legata al calcio, ti supporta, ti sostiene, ma vuole anche vedere i risultati e noi eravamo consapevoli delle difficoltà alle quali andavamo incontro, quando abbiamo deciso di accettare l’incarico. Grazie alla grande esperienza di mister Nocera siamo riusciti a centrare l’obiettivo fondamentale, salire in Eccellenza, perciò possiamo considerarci molto soddisfatti”.
Partenza con un progetto vincente: "Per il lavoro che svolgo - continua il mister - sono spesso in contatto con il Dott. Daniele Angelini, uno dei pilastri della società. Lo scorso anno dopo la delusione dei play-off, mi accennò che insieme a Mauro Profili avevano l’intenzione di ripartire puntando decisamente al successo. Per problemi legati al lavoro e anche alla famiglia dissi di non essere disponibile in prima persona, ma se avessero preso Francesco Nocera, avrei potuto dare una mano. Al mister mi lega una vecchia amicizia, nata sui campi di calcio e quando poi la panchina è stata affidata a lui, ho cercato di contribuire nella maniera migliore allo sviluppo di un progetto vincente, collaborando anche in fase di costruzione della squadra con il nostro direttore sportivo Giorgio Crocetti. Alla fine abbiamo assemblato un organico molto interessante, ma vincere non è mai facile e i pericoli in campionati come questo sono sempre dietro l’angolo”.
Lavorare seriamente per una città che merita: “Mi piace sottolineare che abbiamo fatto le cose per bene. La società si è mossa benissimo, i ragazzi hanno sposato completamente il progetto, si è lavorato in grande sintonia e anche la possibilità di potersi allenare nel pomeriggio, alla fine credo abbia avuto i suoi vantaggi. Voglio spendere due parole per Michele Paolucci - ci dice Bucci - che si rivelato determinante, ovviamente come giocatore non c'erano dubbi, ma perchè ha saputo porsi come punto di riferimento per i più giovani e dimostrando ancora una volta il suo grande attaccamento con la città e la sua squadra. Strada facendo è cresciuto anche il legame con la tifoseria e siamo partiti dal centinaio di persone sugli spalti, alcune ancora deluse e pronte anche a contestare, per arrivare agli oltre 1.500 tifosi festanti sugli spalti nella gara decisiva con la Cluentina. Sono cose che fanno piacere. Ancor di più perché il campionato che stiamo ancora disputando è di alto livello, con tante squadre molto preparate e realtà niente affatto semplici da battere. Diciamo che pur avendo a disposizione una rosa importante, nei primi 11 probabilmente Aurora Treia e Trodica erano addirittura superiori a noi, il grande lavoro di tutti e l'oculata gestione della panchina lunga, credo siano alla base del successo”.
Organizzarsi, strutturarsi ed eventualmente andare avanti: "Vogliamo finire la stagione nel miglior modo possibile e poi penso ci sarà l’opportunità di sedersi con la società e vedere se esistono i presupposti per andare avanti. Credo che tutto lo staff di mister Nocera abbia fatto un grosso lavoro e lui abbia dimostrato ancora una volta di essere un allenatore da grandi piazze, avendo già fatto benissimo in passato a Civitanova, ma anche a Macerata e Ancona. Davanti ad un progetto ben strutturato, partendo dalla considerazione che l’Eccellenza è qualcosa di molto diverso dalla Promozione, quindi adeguandosi di conseguenza, ci potrebbero essere le possibilità per dare continuità al nostro lavoro. Non dovremo però cullarci sugli allori, la Civitanovese non è una squadra che può permettersi il lusso di fare passerella, ma in ogni campionato è destinata a recitare un ruolo da protagonista e spero che questo possa avvenire anche nella prossima stagione”.
