Rivolta contro la trivellazione a largo della costa ascolana
Il sindaco della città costiera pronto alla contestazione, ma se non si può evitare chiede l'esenzione dalle bollette

Una stazione di trivellazione a largo della costa ascolana, istituzioni e cittadini pronti ad alzare le barricate, ma se questo male non si può evitare, l’amministrazione chiede sgravi fiscali per i residenti. E’ questa la riflessione intorno a cui si sta riflettendo in riferimento al progetto che prevede la realizzazione a 22 chilometri dalla costa di San Benedetto fra Marche e Abruzzo di un pozzo di estrazione di gas. In questi giorni istituzioni e cittadini stanno dialogando, in linea di principio nessuno vorrebbe l’impianto, ma la questione ha sfumature tecniche e burocratiche molto cavillose.
“Stiamo valutando una forte contestazione e un ricorso al Consiglio di Stato – spiega il sindaco Spazzafumo –. Vogliamo confrontarci con il Ministro della Transizione ecologica al fine di contestare il progetto. Nell’ipotesi però che il piano per la realizzazione della trivellazione non possa fermarsi, vogliamo degli indennizzi, non sarebbe male un’esenzione dal pagamento delle bollette del gas”. Gli albergatori della riviera delle Palme però sono in rivolta che porterebbe pesanti ripercussioni al sistema turistico, anzi c’è persino chi ha evidenziato come in quel tratto di costa per molti anni si sia parlato di realizzare un parco marino e invece ora si stravolge tutto e si parla di trivellazione.
