Ci sono anche dei tolentinati tra i giovani muniti di badili e stivali che si sono organizzati per spalare fango in Emilia Romagna. Tra loro c'è Federico Gobbi (nella foto con due tifosi del Milan incontrati a Cesena), figlio di Fabiano, assessore comunale alle attività produttive, che nella giornata di domenica è partito alla volta di Cesena insieme ad altri cinque tolentinati per portare aiuti alle zone danneggiate
«Con noi - racconta Federico, di 24 anni, uno dei titolari dell'azienda Gobbi srl di Tolentino - c'erano altri nove giovani di Osimo, con i quali siamo uniti da un'amicizia calcistica (le due tifoserie sono gemellate, ndr), noi tifiamo Tolentino e loro l'Osimana. Domenica mattina siamo partiti alla volta del centro raccolta allestito nella palestra della scuola Don Milani di Cesena con un furgone carico di aiuti, dal cibo a lunga conservazione e vestiti alle attrezzature per spalare fango. Abbiamo scaricato il materiale e poi ci hanno chiesto cosa volevamo fare. E abbiamo risposto di voler spalare fango. Ci siamo diretti poi al centro fiere di Cesena. Dopo l'iscrizione e la dovuta assicurazione ci hanno consegnato gli stracci e prodotti per la pulizia, nonché lenzuola. Abbiamo lasciato lì i mezzi e ci hanno accompagnato in una zona di campagna, nella frazione di Borgo Ronta di Cesena, vicino al fiume Savio, per poi raggiungere a piedi, ad un chilometro di distanza, un casolare di campagna. Lungo il tragitto abbiamo lasciato, a coloro che erano in quella zona, del materiale per la pulizia. Alla fine siamo arrivati a destinazione. C'erano altre persone a pulire, in totale eravamo una cinquantina, alcune giunte dal Trentino e altre da Rimini. Abbiamo spalato fango sul piazzale, nella dependance dove il livello dell'acqua ha raggiunto l'altezza delle porte e nella stalla. Abbiamo salvato il salvabile. Alle 16.30 abbiamo terminato il lavoro e ce ne siamo andati dopo aver ricevuto tanti ringraziamenti dalla famiglia danneggiata dall'alluvione, con la quale è nata un'amicizia. È stata - continua Federico Gobbi - una esperienza che mi ha segnato e insegnato. Il nostro supporto era dovuto dato che noi lo abbiamo avuto in seguito al sisma del 2016. All'epoca abbiamo ricevuto aiuto da molte parti d'Italia, ora è il momento di dare il nostro contributo». Sta di fatto che terminate le piogge, a Cesena, dopo l'esondazione del Savio, i cittadini si sono rimboccati le maniche per ripulire le strade e le abitazioni piene di fango. C'è chi canta Romagna mia, la canzone di Casadei, mentre si spala. Intanto il Sermit, Servizio missionario Tolentino, sta raccogliendo offerte per l'Emilia: verranno consegnate alla Caritas e alla Regione Marche.
(FONTE: CORRIERE ADRIATICO)