Una storia contorta finita con una inchiesta che vede imputato un giovane di 15 anni residente nell’ascolano, che è stato indagato per traffico internazionale di materiale pedopornografico. A seguire le indagini la polizia postale, che ora sta facendo luce sulla vicenda. Il tutto è scattato qualche giorno fa quando gli agenti si sono presentati a casa di un 50enne, intestatario della linea telefonica, che attraverso canali telematici aveva ricevuto materiale e foto di carattere pedopornografico. Ma il vero destinatario non era lui bensì il figlio 15 enne.

A seguito degli accertamenti è emerso che l’account riconducibile all’adolescente ascolano, ospitavano chat  con una decina di video in cui erano riprese scene di sesso in cui erano coinvolti dei minori. Dopo tale ritrovamento, gli agenti hanno scollegato i i sistemi informatici e tutto il materiale messo sotto sequestro. Il giovane 15enne è stato segnalato al Tribunale dei minori di Ancona, che ha aperto un’indagine sull’accaduto.