Il Pil regionale rallenta rispetto al resto dell'Italia
Sono i dati della Banca d'Italia per il primo semestre 2023, stabile il tasso di occupazione
Il sistema produttivo marchigiano cresce, ma meno del previsto. E’ questa l’analisi emersa per il primo semestre del 2023, secondo quando affermato da Alfredo Bardozzetti, responsabile della Divisione Analisi e Ricerca Economica territoriale della Banca d'Italia, che proprio ieri ha presentato l'aggiornamento del rapporto sulle economie regionali relativo alle Marche. Una situazione che rifletta un rallentamento in tutti i settori, leggermente sotto la media nazionale. Infatti, nei primi sei mesi di quest’anno il Prodotto interno regionale sarebbe cresciuto dell'1,0%, rispetto allo stesso periodo del 2022, ma "meno che in Italia 1,2%.
A fare la differenza secondo l’analisi presentata nel rapporto la situazione di incertezza legata al conflitto fra Ucraina e Russia, a cui si aggiungerà anche l’effetto della più recente guerra in medio oriente. Tutti i settori registrano segnali di peggioramento: industria con eccezione del calzaturiero ha rallentato, stessa storia per il settore delle costruzioni. Secondo un sondaggio condotto da Bankitalia tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre, su un campione di 130 imprese con almeno 20 addetti, gli investimenti hanno risentito negativamente del clima di incertezza, ciò per effetto di aumenti considerevoli dei costi energetici. Si è ridotta la quota delle imprese con fatturato in aumento. Sul fronte del lavoro, la fase di espansione lavorativa post pandemia si è interrotta: nella media del primo semestre il numero di lavoratori è diminuito. Stabile il tasso di occupazione, in diminuzione però quello relativo alla popolazione in età da lavoro. Indebolita anche la dinamica dei consumi, con il potere di acquisto delle famiglie intaccato dall'inflazione. (Fonte Ansa)