Finisce in tribunale un caso di presunta violenza fra il tutor e la sua dipendete. I fatti risalgono all’agosto del 2021 e si sarebbero consumati fra un pesarese di 65 anni, accusato di violenza carnale nei confronti di una donna di 47 anni di Ancona a quei tempi impiegata in una azienda del pesare specializzata nella produzione alimentare. Stando alla prima ricostruzione dei fatti e in base alla denuncia presentata dalla donna, durante una riunione in cui venivano analizzati i risultati dei test comportamentali programmati, l’uomo che svolgeva la funzione di tutor avrebbe insidiato la donna. Contatti con il corpo partiti dal ginocchio fino a raggiungere l’inguine e la pancia, per arrivare alla coscia fino alla richiesta di lui di scavallare le gambe, a quel punto la donna ha avuto la forza di sottrarsi alle attenzioni dell’uomo e a scappare.    

La donna durante la prima udienza ha spiegato ai giudici di essere rimasta traumatizzata da quando accaduto. Il legale dell’uomo ha invece spiegato che quel modo di fare era una prassi per stabilire un contatto fisico con l’intento di stabilire un legame utile. Stando a quando riferito dalla testimonianza di un’altra donna all’interno dell’azienda nel suo caso non c’è stato alcun contatto con il tutor. Il processo sarà aggiornato al 21 marzo.