SERIE D. Atletico Ascoli ammazzagrandi: sconfitta anche l'Aquila
Atletico Ascoli – L’Aquila: 2-1
ATLETICO ASCOLI (3-5-2): Pompei; Pinto (20’st Severini), D’Alessandro, Mazzarani; Camilloni, Ceccarelli (13’st Traini), Vechiarello, Olivieri (25’st Pedrini), Valentino; Minicucci (13’st Clerici), Ciabuschi (33’st Cesario). A disp. Canullo, Alborino, Gurini, Marucci. All. Seccardini.
L’AQUILA (4-3-3): Michielin; Giuliodori, Alessandretti, Brunetti, Bellardinelli (18’st Di Santo); Ferreira (24’st Marcheggiani), Angiulli, Origlio (38’st Del Pinto); Banegas (27’st Piscitella), Alessandro, Mengani (20’st Orsi). A disp. Cerroni, Modesti, Mantini, Mandrelli. All. Cappellacci.
Arbitro: Tassano di Chiavari.
Assistenti: Alfieri di Prato e Palermo di Pisa
Reti: 12’pt Ciabuschi, 39’pt Angiulli, 51′ st Cesario
Note - Ammoniti: Vechiarello, Pompei, Angiulli, Valentino Seccardini. Espulso Canullo dalla panchina. Recuperi: 2’pt-6’st. Spettatori: 450 circa.
ASCOLI PICENO - Vittoria pazzesca dell’Atletico Ascoli che torna a vincere dopo la sconfitta di Monterotondo e lo fa in modo incredibile al novantaseiesimo con un gol di Cesario. Vittoria al cardiopalma ai danni de L’Aquila che allunga in negativo la sua distanza dalla vetta. A sbloccarla è l’Atletico Ascoli. Angolo di Vechiarello, spizzata di Camilloni sul primo palo e Ciabuschi che insacca sul secondo. Sesto gol in campionato per l’attaccante bianconero che raggiunge il compagno di reparto Minicucci. Il match si sviluppa piacevolmente, tanti i duelli personali su cui spicca quello tra Valentino e Giuliodori che infiammano la fascia. Cappellacci, a suon di urlacci, rimette in riga i suoi, lasciando Banegas libero di cercare spazio anche sulla trequarti. Palleggio e palleggio, arriva il pareggio. L’ex capitano della Samb, Angiulli, da perno interno di centrocampo stavolta si inserisce, addomestica con il mancino una palla di Alessandretti, se la porta sul destro e rasoterra in caduta batte Pompei in uscita. Esultanza sotto ai propri tifosi, prima, poi a testa dritta davanti ad alcuni locali che lo avevano preso di mira quale ex bandiera della riviera.
E nella ripresa ci riprova pure con un tiro da lontanissimo al 12’ su cui Pompei deve impegnarsi. Prima, tempo due giri d’orologio, l’Atletico Ascoli non sfrutta con Minicucci l’indecisione di Michielin, meno bravo con i guantoni a non bloccare ma salvandosi in un secondo momento. Tempo di cambi all’ora di gioco: non muta schieramento Cappellacci, Seccardini invece inserisce Traini in attacco e soprattutto Severini in fascia, togliendo un difensore (Pinto) e retrocedendo a braccetto Camilloni. Sicuramente più spregiudicato, con voglia di vincere. Allora il tecnico aquilano decide di estrarre anche lui dalla faretra per cercare di vincere: dentro Marcheggiani per dare centimetri all’attacco. Sette cambi in dodici minuti nel cuore del secondo tempo, segno anche di una partita a scacchi tra i due allenatore. Chi la vince? L’ascolano. All’ultimo secondo dei sei minuti di recupero il neo entrato Pedrini viene lanciato sulla destra, entra in area e scodella sul secondo palo per l’altro subentrato, Cesario, che in diagonale batte il portiere per il delirio bianconero. Vittoria fondamentale per l’Atletico Ascoli.
Fonte. YOUTVRS