MACERATESE. Il Ds Sfredda: "Ecco perchè ho deciso di dimettermi"
MACERATA. «Occorre assumersi le proprie responsabilità quando i risultati non sono quelli sperati ed è giusto che mi metta in discussione anche per rispetto verso chi mi ha dato fiducia». È quanto dice a Il Resto del Carlino Giuseppe Sfredda che ha rassegnato le dimissioni da direttore sportivo della Maceratese dopo la sconfitta in casa del fanalino di coda Azzurra Colli.
«Tuttavia – aggiunge – ancora oggi tutto è possibile, ma finora i risultati sono deludenti in base alle aspettative ed è giusto che io abbia fatto un passo indietro». Sfredda, si aspettava che le dimissioni venissero respinte?«Affatto, ho chiesto che fossero accettate perché mai sarei tornato indietro». Riavvolgendo il nastro cosa è stato sbagliato?«Magari ho avallato delle scelte, anche se non ne ero del tutto convinto, poi ci sono gli episodi e le annate in cui tutto gira per il verso storto». Guardando ai numeri, la squadra ha segnato solo 16 gol.«Penso di avere preso attaccanti che ogni stagione hanno fatto bene. Di Ruocco ha vinto 3-4 campionati, Minnozzi è sempre andato in doppia cifra, D’Ercole ha fatto vedere che giocatore è, Perri a Jesi ha segnato 19 gol e l’anno scorso a Senigallia aveva davanti Pesaresi che ha segnato molto a differenza di quest’anno. Ecco, ci sono annate in cui gira tutto storto. Qualche errore è stato commesso, a qualche giocatore peserà anche la maglia, per qualcuno la concorrenza è uno stimolo per altri può essere controproducente. A volte ci sono situazioni inspiegabili e se sapessi quale sia il problema sarebbe già stato risolto».
La sconfitta in casa dell’Azzurra Colli è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso? «Per assurdo è stata la gara in cui abbiamo tirato di più, avremo effettuato 25 conclusioni senza centrare lo specchio della porta. È mancata quella cattiveria che ti porta a fare gol». Lei ha sempre sostenuto che la rosa della Maceratese sia di primo piano. «Per me ci sono elementi importanti per l’Eccellenza, bravissimi ragazzi, qualcuno è sceso dalla categoria superiore per tornarvi con la Maceratese. Ciò per dire che i giocatori sono motivatissimi». La società ha esonerato l’allenatore e lei ha rassegnato le dimissioni: un trattamento diverso? «Dopo la sconfitta con l’Azzurra Colli ero amareggiato e deluso per il risultato. La domenica mattina ho parlato con il presidente comunicandogli che avrei fatto un passo indietro perché c’era da fare qualcosa. Io dovevo fare un passo indietro perché è finito il tempo delle parole e la mia decisione era irrevocabile. A quel punto l’allenatore non era un problema mio». Che Maceratese lascia? «Sono certo che sia una squadra dalle enormi potenzialità, ero convinto che dopo Civitanova avremmo potuto sfruttare l’onda lunga e invece».
(FONTE: IL RESTO DEL CARLINO)