URBINO, diktat di Lucarini: "Basta passi falsi"

URBINO. Un deciso passo indietro da parte dell'Urbino, tornato dalla trasferta di Ancona con i Portuali con le ossa rotte. La sconfitta subita in rimonta, dopo che i ragazzi di Mariani sono stati in controllo totale per oltre 70 minuti, ha lasciato tanto amaro in bocca in tutto l'ambiente. E oltre al danno si è aggiunta anche la beffa, perché l'espulsione di Bardeggia, nelle concitate fasi finali, e il giallo da squalifica rimediato da Zancocchia, hanno reso la giornata totalmente nefasta. E all'orizzonte si prospetta una gara tutt'altro che facile contro l'Osimana che in classifica precede i gialloblù di un punto occupando l'ultimo posto utile della griglia playoff. Una gara fondamentale per il destino dell'Urbino in questo campionato, un vero e proprio scontro verità. Che però i gialloblù dovranno giocare praticamente senza mezza squadra. Detto di Bardeggia e Zancocchia squalificati, saranno ancora assenti per vari problemi fisici Dalla Bona, Serges, Giovane, Porcellini e Pierpaoli e si spera di recuperare Bellucci, assente domenica scorsa.
«Periodo davvero sfortunato - ci dice il presidente Marco Lucarini (foto) - gli infortuni stanno segnando questa parte di stagione, ma non è nostra abitudine piangerci addosso e quindi, dopo aver analizzato gli errori di domenica, andremo sicuramente ad affrontare il prossimo avversario con uno spirito combattivo per riprenderci quanto ci spetta. Il gruppo è forte e compatto e abbiamo la massima fiducia nel mister e nel suo staff che sapranno sicuramente dare le giuste motivazioni a chi scenderà in campo. Entriamo in una fase calda del campionato e non possiamo più permetterci passi falsi se vogliamo rimanere agganciati al gruppo di testa».
Partita dunque piena di motivazioni per entrambe le formazioni, l'Osimana avrà dalla sua anche la cabala. Infatti, negli ultimi cinque match disputati tra le due squadre, tre soli punti maturati per l'Urbino e nessuna vittoria. «I numeri sono fatti per essere smentiti e noi domenica ci proveremo».
(FONTE: CORRIERE ADRIATICO)
