Smantellata la rete della bigiotteria, sequestrati 250.000 prodotti
Denunciato un grossista cinese
La guarda di finanza mette a segno una maxi operazione che coinvolge Marche, Abruzzo e Lazio con l’intento di stroncare una rete specializzata nella produzione di bigiotteria non tracciata. I controlli avviati nel tempo, hanno permesso di risalire ad un grossista di origine cinese con sede a Civitanova Marche, a cui sono stati sequestrati circa 250.000 articoli di bigiotteria: orecchini, bracciali, collane e anelli non sicuri dal valore di circa 65.000 euro, sprovvisti di packaging adeguato e di informazioni sull’eventuale presenza di materiale tossico del tipo nichel.
Le operazioni di verifica erano state avviate per garantire la tutela del Made in Italy, e garantire la sicurezza dei prodotti che sarebbero finiti sul mercato. Alla fine le indagini hanno permesso di scoprire una rete molto ben articolata che interessava ben tre regioni. Dall’analisi della documentazione finanziaria gli uomini delle fiamme gialle sono riusciti a risalire all’importatore, titolare di un esercizio commerciale con sede a Roma, che è stato poi denunciato per frode in commercio, i prodotti erano sprovvisti della documentazione obbligatoria di legge e realizzati con materiali pericolosi per la salute.