OFFIDA UNITED. L'ex presidente Stracci attacca l'attuale dirigenza

OFFIDA. Non si spengono le polemiche relative alla retrocessione in Seconda categoria dell’Offida United. Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’ex presidente del sodalizio rosso-azzurro, Giovanni Stracci, che stigmatizza le scelte dell’attuale dirigenza.
Quando la Società Polisportiva Offida calcio frequentava i play-off, con la maggior parte dei giocatori che dopo 3 anni retrocedono in Seconda categoria, non può essere colpa dei giocatori! Se ad Amandola facemmo i play-off (nella foto) per andare in Promozione, oggi non può essere colpa loro se la nuova società tocca il fondo, proprio nella sfida diretta dove altri offidani giocano con la maglia della Castoranese. E' inutile diffondere le fake news di una mia sfilata dopo l'amara retrocessione!
Ai fatti: Vado a riprendere mio nipote allo stadio, giro nel piazzale, i dirigenti perdenti mi vedono e mi insultano, chiudendo il portone, io faccio due strombazzate di risposta. Se questa è una sfilata, vuol dire che state veramente rosicando e questo non può che confermare il vostro fallimento. I ragazzi, nessuno escluso, sono miei figli, li ho accompagnati battendomi in particolare sull'esordio di Benini, quando il dirigente Simonetti si opponeva alla sua posizione di titolare. Per non parlare di tutti gli altri, ognuno ha una sua storia e tutti sanno come stanno le cose!
I genitori sanno bene quanto ho voluto bene a questi ragazzi e mai e poi mai potrei vederli come persone avverse! Loro sono il frutto del lavoro svolto e sanno come stanno le cose tra di noi. Retrocede in primis il Sindaco Luigi Massa che ha fortemente voluto la nostra fuoriuscita dallo sport offidano, i fatti lo confermano. Retrocedono non tanto il presidente Alesiani, secondo me solo succube di una cerchia di amici dei quali non può fare a meno, ma sopratutto i dirigenti che non hanno sostenuto il nostro gruppo quando si trattava di resistere agli attacchi del palazzo. Questo è il risultato del lavoro svolto. Potete solo dimettervi!
Giovanni Stracci
