Aveva approfittato del Superbonus, imprenditore denunciato
La guardia di finanza sequestra beni e contanti per un milione e mezzo di euro
La guardia di finanza scopre un giro di affari irregolare tramite i finanziamenti del Superbonus 110% e Fondi Pnrr, scattano i sequestri. A mettere a segno le operazioni la guardia di finanza di Pesaro, su disposizione del Tribunale di Pesaro, dando seguito al sequestro preventivo, per un importo di circa 1.500.000 di euro, del denaro presente nei conti correnti bancari, beni immobili e mobili del rappresentante legale del consorzio edile, un 42enne di origini siciliane. Stando a quanto stabilito dagli agenti, il consorzio che opera nel settore della ristrutturazione edilizia, risanamento conservativo e costruzione, su edifici civili e industriali, avrebbe condotto nel tempo diversi interventi con irregolarità nei crediti di imposta 110%, finanziati con risorse del Pnrr.
L’imprenditore è stato denunciato per indebita percezione di erogazioni pubbliche. Più nel dettaglio, dal 2020, il Consorzio si era adoperato per appaltare, presso svariati committenti, lavori edili per i quali era previsto il credito di imposta 110% del Superbonus. I cantieri sparsi tra Pesaro e Fano erano circa una quarantina e su tutti viene contestato il sistema di costi gonfiati a monte e sottostimati per le imprese in subappalto che eseguivano i lavori. Da qui il sequestro preventivo per preservare il credito erariale. Il Gip di Pesaro, accogliendo la tesi della Procura, ha dato il via libera e i finanzieri hanno quindi sequestrato beni per 1.500.000 di euro, costituito dall’illecito profitto realizzato con la condotta fraudolenta. Sono state trovate disponibilità liquide presenti sui conti correnti bancari per oltre 400.000 euro, immobili, auto persino una Ferrari e moto compresa una Harley Devidson che hanno consentito il raggiungimento dell’intero ammontare.