Il nuovo Barcellona di Flick

A volte succede di portarsi il carnefice in casa, soprattutto quando la persona in questione è l’allenatore Hans-Dieter Flick. Del resto, quale modo migliore di esorcizzare la bruciante sconfitta patita nei quarti di finale della Champions League il 14 agosto del 2020? Era l’anno nero del COVID ma i tifosi catalani, in quei giorni, erano troppo impegnati a leccarsi le ferite, causate dal Bayern Monaco nella terribile debacle della propria squadra, per preoccuparsi della pandemia.
Oltre a questo, Hans-Dieter Flick si appresta a raccogliere anche una sfida non semplice: quella di non far rimpiangere l’amatissimo ex allenatore del Barça Xavier Hernández Creus, meglio noto come Xavi.
Se c’è un allenatore italiano il cui percorso potrebbe assomigliare a quello di Flick questo è Simone Inzaghi. Diventato allenatore della Lazio con lo scopo di condurre la squadra alla fine della stagione viene riconfermato quasi per caso alla guida dei capitolini dopo la sconcertante rinuncia di Bielsa.
Anche Flick approdò quasi per caso alla panchina del Bayern dopo l’allontanamento di Kovac di cui era il vice. In due anni alla guida del Bayern Flick ha ottenuto ben sette trofei e ha lasciato un ottimo ricordo, tant’è che la società bavarese ha fatto di tutto per riportarlo a Monaco.
Le prime parole dell’allenatore tedesco al momento della presentazione ufficiale come nuovo allenatore del Barça sono state di ringraziamento alla società per l’opportunità concessagli. Flick ha confessato che la chiamata gli ha permesso di realizzare un sogno, quello di allenare i blaugrana per l’appunto, esprimendo l’auspicio di poter continuare a inanellare vittorie e trofei per restituire agli spagnoli il ruolo calcistico che meritano, in Spagna e in Europa.
Si dice che l’assassino torna sempre sul luogo del delitto, ma in questo caso le considerazioni alla Agata Christie possiamo lasciarle nel luogo che competono loro: i libri gialli. Flick è approdato a Barcellona con le migliori intenzioni, inclusa quella di far dimenticare ai tifosi di essere l’artefice di quella terribile batosta del 2020.
Passando a questioni più prosaiche, come le quote calcio, occorre rilevare che i bookmaker sono poco inclini all’epica e restituiscono quote e pronostici basati su dati squisitamente statistici. Scorrendo gli antepost, altro non è possibile fare in questo periodo, i blaugrana non godono totalmente del favore del pronostico nella Liga spagnola. Essi sono infatti sopravanzati, ça va sans dire, dal Real Madrid, fresco vincitore della Champions League, a quota 1.45 mentre al Barcellona viene attribuita una quota pari a 5.00.
Nel caso delle quote Champions League, invece, la valutazione è ancora più impietosa, i blaugrana sono accreditati di una quota pari a 15.00, al quinto posto assieme a Inter e PSG. A Hans-Dieter Flick l’onore e l’onere di smentire queste quote.
