Scaricavano idrocarburi nel fiume, denunciati
Pesante sanzione per il titolare di una centrale idroelettrica
Maxi multa per una ditta che scaricava idrocarburi nel fiume, operazione portata a termine grazie ai controlli effettuati dai carabinieri forestali di Ancona a seguito di una massiccia campagna di controllo dei fiumi e del prelievo di acqua innescata dalla prolungata siccità estiva. Complessivamente sono stati effettuati 27 controlli nel territorio della Provincia di Ancona che hanno portato alla costatazione di 6 illeciti amministrative e relative sanzioni per una cifra complessiva di 52.700 euro. e una denuncia a carico dei titolari di un’officina meccanica di Sassoferrato accusata di aver scaricato abusivamente idrocarburi ed oli esausti sul fiume Sentino. Tramite l’uso di traccianti, ispezioni fognarie e analisi chimiche hanno scoperto che l’officina sversava idrocarburi ed oli esausti direttamente nel fiume attraverso una conduttura sotterranea. Lo scarico è stato bloccato ed ora i due titolari dell’Officina, oltre all’obbligo di mettersi in regola, rischiano l’arresto fino a tre anni e l’ammenda fino a 52.000 euro.
Altra anomalia registrata a Sassoferrato, i forestali in collaborazione con il Nipaaf di Macerata e il Nucleo Ccf di Camerino, hanno scoperto un prelievo abusivo di acque dal fiume per alimentare una centrale idroelettrica sempre sul fiume Sentino, al cui responsabile legale è stato contestato un illecito amministrativo fino a 50.000 euro, in quanto prelevava acqua dal citato fiume senza lasciare il previsto minimo deflusso vitale a dote del corso d’acqua. Infatti, a seguito del prelievo forzato il fiume aveva accusato nei 5 chilometri successivi una grave carenza idrica. Ore il titolare della centrale rischia la revoca della concessione.