PROMOZIONE B. Sconfitta una sfortunata Cluentina. Monticelli respira
Cluentina – Monticelli: 0-1
CLUENTINA: Amico, Pagliarini, Giaconi (51’ Del Rosso), Kakuli (83’ Camilloni F.), Menghini, Bosetti, Torresi (89’ Pierantoni), Trobbiani (51’ Mancini), Pacini, Camilloni M., Troscé (75’ Cappelletti). Allenatore: Simone Salvucci
MONTICELLI: Castelletti, Canala, Natalini (84’ Palanca), Santoni, Padella, Vallorani, Petrucci (95’ Cannellini), Mattei (75’ Vespa), Galli, Mariani Gibellieri, Filiaggi (71’ Marini). Allenatore: Cristian Settembri
Arbitro: Francesco Giorgini di Jesi
Assistenti: Grieco e Rinaldi di Macerata
Rete: 35’ Galli
Note – Spettatori: circa 150. Recupero: 2’+ 6’
MACERATA - Termina con una sconfitta la settimana horribilis della Cluentina (infortuni dei portieri e dimissioni improvvise dell’allenatore, sostituito dal vice Simone Salvucci) di cui si avvantaggia un Monticelli finora a secco di vittorie. Giornata caldissima, quasi agostana che condiziona l’avvio di gara vissuto su ritmi piuttosto blandi.
Nella prima frazione di gioco si fanno preferire gli ascolani di mister Settembri guidati dalle folate di Petrucci, dall’incisività di Filiaggi e dalla pericolosità dell’eterno Galli. La prima occasione dell’incontro arriva al 10’: cross di Mariani Gibellieri dalla destra e conclusione di testa di Mattei che trova Amico reattivo e pronto a bloccare. Al 14’ è protagonista la Cluentina con l’opportunità più spettacolare del primo tempo: meraviglioso lancio a tagliare da sinistra a destra di Giaconi che pesca Torresi il quale penetra in area e conclude di potenza: il portiere Castelletti non riesce a trattenere poi la difesa sbroglia.
Altre due opportunità per il Monticelli: al 23’ Petrucci crossa in area per Galli che manca di pochissimo la conclusione di testa; al 28’ bella apertura per Filiaggi che scatta sul filo del fuorigioco poi conclude di potenza con Amico che, d’istinto, devia in corner. È il preludio al gol (35’) che vede ancora protagonista la coppia Filiaggi-Galli: cross del primo dalla destra e incornata perfetta del secondo sulla quale Amico non può nulla.
Nel secondo tempo mister Simone Salvucci (foto) toglie Trobbiani ed inserisce Mancini cercando, in tal modo, di alzare il baricentro della Cluentina; nel contempo l’ingresso di Del Rosso (all’esordio stagionale dopo il grave infortunio) al posto di Giaconi è utile a garantire maggior profondità sulla catena di sinistra. La mossa è azzeccata tanto che, almeno nella prima mezz’ora, si gioca quasi esclusivamente nella metà campo ascolana. Tuttavia ai biancorossi manca spesso incisività negli ultimi metri e la squadra fa una gran fatica a concludere in porta. In tal modo tanto dominio sul piano del gioco non riesce a tradursi nella concretezza del gol. Al 60’ un calcio d’angolo di Mancini trova Menghini a deviare di testa ma Castelletti blocca senza difficoltà; nei dieci minuti successivi la Cluentina colleziona una serie di corner ma non riesce a sfruttarne nessuno: al 71’, a seguito di uno di tali calci d’angolo, si accende una mischia in area dove un difensore ascolano tocca probabilmente il pallone con una mano ma l’arbitro preferisce sorvolare. Gli ultimi squilli della partita sono del Monticelli con due ripartenze: al 76’ un bel cross di Galli trova Marini pronto alla deviazione in rete, ma Amico riesce a deviare in angolo; all’85’ traversone di Petrucci, nuova conclusione di Marini e nuova ribattuta di Amico quindi la palla finisce sui piedi di Galli che spara altissimo.
La Cluentina esce dal “Tonino Seri” con le pive nel sacco ma sono diversi gli elementi positivi che emergono da questa sconfitta: in primo luogo la crescita di Mancini che sembra finalmente tornato ai suoi livelli standard e che, quando avrà i novanta minuti nelle gambe, potrà fare, come sempre, la differenza; si è visto finalmente in campo Matteo Del Rosso, giocatore di almeno una (se non due) categorie superiori, autore di una prestazione spavalda, con tanta corsa e tante buone indicazioni per il futuro; il carattere e la maturità di tutti i giocatori – nessuno escluso – che hanno dimostrato per l’ennesima volta di saper reagire alle tante avversità di questo primo scorcio di campionato.
Concetti condivisi dal presidente Massimiliano Marcolini: "Viviamo un momento di grande difficoltà, questo è scontato, ma la squadra ha risposto con una buona prestazione, soprattutto nel secondo tempo. In fondo il Monticelli ha tirato in porta due volte soltanto mentre noi siamo stati quasi sempre, più che nella metà campo avversaria, direi addirittura nella trequarti. Poi, è chiaro, se non segni non vinci e spesso non pareggi neanche. Ne usciremo come sempre con il lavoro, allenandoci intensamente mentre, per quanto riguarda la società, stiamo cercando una guida tecnica appropriata a quella che è la nostra realtà. La prossima settimana dovremo rimboccarci le maniche tutti, nessuno escluso".
Anche Il capitano Marco Menghini sottolinea la reazione della squadra alle difficoltà del momento: "E' stato il classico fulmine a ciel sereno, non ce lo aspettavamo. Di fatto la notizia è arrivata solo due giorni prima della partita ed è una situazione difficile da gestire, soprattutto per una squadra giovane come la nostra. Di positivo c’è il fatto che abbiamo dato tutti il massimo e la reazione c’è stata. Forse l’approccio ne ha un po’ risentito, è mancata un pizzico di aggressività all’inizio ma, con lo scorrere dei minuti, abbiamo giocato sempre meglio: ciò sta a significare che la squadra c’è ed è viva".
Mister Simone Salvucci è sconsolato, avrebbe voluto un risultato diverso, proporzionale alla qualità della prestazione: "Non era facile, viste le condizioni di partenza. Tuttavia debbo fare i complimenti a tutti i ragazzi perché hanno reagito da squadra vera, fatta da veri uomini. L’avversario di oggi era affamato di punti ed è una squadra la cui classifica di certo non rispecchiava il suo valore, oggi si è visto benissimo. Dispiace perché avremmo decisamente meritato il pareggio tanto che, soprattutto nella ripresa, abbiamo sempre avuto in mano il pallino del gioco che però non siamo riusciti a concretizzare. Ci manca ancora un po’ di cinismo e un po’ di coraggio davanti alla porta ma sono certo che sapremo migliorare anche questo difetto".
Che dire a mister Salvucci se non grazie? Ha preso in mano una squadra dall’oggi al domani, l’ha protetta, coccolata e disposta in campo con coraggio, finendo la gara addirittura con quattro attaccanti e un trequartista. L’ha costantemente spronata, incoraggiata e sostenuta per tutti i novanta minuti. E al fischio finale ha consolato e fatto i complimenti a tutti. Un vero uomo tra gli uomini.
Alessandro Savi