Bisogna salvaguardare il delicato equilibrio del mare Adriatico
Questo il senso oltre ai dati del comparto pesca annunciato in una recente conferenza a
Si è tenuta nei giorni scorsi a Senigallia un conferenza dal titolo “Ecosistema Mare. Strategie per una gestione responsabile della biodiversità e della salute marina” organizzata da Filiera Futura, da Fondazione cassa di risparmio di Jesi e dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. L'evento, moderato dalla conduttrice di “Linea Blu? di Rai Uno Donatella Bianchi, ha avviato un dibattito approfondito sulla conservazione dell’ecosistema marino, coinvolgendo autorevoli esperti, pescatori, imprese e istituzioni. L’incontro ha evidenziato un equilibrio precario del nostro mare Adriatico. “Senza essere allarmisti la situazione del mare appare piuttosto preoccupante – spiegano i relatori -. Alcune delle anomalie di quest'estate: la mucillagine, le fortissime temperature, l’alga tossica, morie massive delle foreste marine costiere. Ricordiamo poi che solo l’anno scorso è esplosa l’invasione di una specie aliena come il granchio blu, responsabile dello sterminio di cozze e vongole. Nel 2024 non si è ripresentato con le stesse abbondanze, sia per la pesca che ne è stata fatta, sia per le temperature eccessiva del mare di quest’estate. Ma non possiamo cantare vittoria poiché potrebbe tornare ciclicamente, basti pensare che alcuni esemplari di 4 etti possono generare milioni di uova”.
Questo però non deve allarmare in senso assoluto, occorre una maggiore consapevolezza e convivenza con il mare e il suo delicato ecosistema, magari il mare si può sfruttare anche per la produzione di energia elettrica, pensare a sistemi di protezione che salvaguardino la costa dalle mareggiate. Inoltre sono stati annunciati alcune dati della Coldiretti Pesca Marche. Numero degli addetti: Imbarcati o addetti ad impianto in totale circa 2.500. In calo negli ultimi 30 anni (-40% personale Italiano - + 15% personale extracomunitario) età media circa 52 anni. Numero delle imbarcazioni: circa 700 di cui circa 650 attive; in calo negli ultimi 30 anni (-33%). Tipologie di pesca: circa 180 barche a strascico/rapidi; circa 210 barche operanti a vongole; circa 20 barche operanti a sistema reti pelagiche per cattura piccoli pelagici; circa 30 barche con attrezzi da posta d’altura; circa 15 barche con palangaro; circa 170 barche operanti con attrezzi da posta piccola pesca artigianale; circa 22 barche asservite ad impianto (mitilicoltura).