PROMOZIONE B. Pesante cinquina dell'Azzurra SBT. La Cluentina non c'è
Azzurra SBT – Cluentina: 5-1
AZZURRA SBT: Shiba, Clementi, Piunti, Monno (58’ Tommasi), Loviso, Cameli (68’ Di Donato), Schiavi, Rossi, Ventresini (72’ Amante), Palladini (72’ Massi), De Panicis (58’ Zappasodi). All. Morelli
CLUENTINA: Rocchi, Giaconi, Buffalari (54’ Torresi), Kakuli (54’ Trobbiani), Menghini, Pagliarini, Troscè (72’ Del Rosso), Camilloni F. (72’ Montecchiari), Pacini (72’ Cappelletti), Mancini, Camilloni M. All. Cicarè
ARBITRO: Youssef Diouane di Fermo
ASSISTENTI: Caporaletti e Verdicchio di Macerata
MARCATORI: 13’ Ventresini (A), 26’ Palladini (A), 41’ Federico Camilloni (C), 44’ Loviso su rig. (A), 63’ Palladini (A), 72’ Amante (A).
NOTE: Espulso Zappasodi (A) per gioco violento (88’)
SAN BENEDETTO DEL TRONTO - È ormai appurata l’allergia all’aria di mare della Cluentina: dopo i tre gol subìti a Marina Palmense appena due settimane fa, oggi la squadra di Cicarè ne becca addirittura cinque a San Benedetto del Tronto contro la neo promossa, ma lanciatissima, Azzurra SBT.
Se nella sconfitta precedente si poteva salvare un secondo tempo disputato su discreti livelli, oggi da salvare c’è ben poco perché la squadra è apparsa deconcentrata fin dall’avvio, con pochissima convinzione e, di conseguenza, con pochissimo costrutto. Di certo non è questo l’atteggiamento che dovrebbe essere proprio di una compagine in lotta per la salvezza, spesso chiamata a sopperire con la cattiveria e la fame ai propri limiti tecnici e qualitativi. Agli errori (che in queste categorie ci stanno, eccome) si deve rispondere con la reazione d’orgoglio e non certamente con il disfattismo o, peggio ancora, con un atteggiamento anarcoide del tipo “faccio di testa mia e non sto ad ascoltare nessuno”.
Lo sottolinea mister Cicarè che, al fischio finale, è il ritratto della delusione: “Visto l’ottimo comportamento dei ragazzi in settimana, mi aspettavo tutt’altro. La squadra è stata decisamente troppo nervosa già dal primo episodio a sfavore e da lì non ci siamo più ripresi. Troppe cose non mi sono piaciute e, rispetto alla gara pareggiata con il Corridonia, abbiamo fatto mille passi indietro: non abbiamo lavorato di squadra e non abbiamo seguito le indicazioni fornite dal sottoscritto. La delusione è enorme”.
Concetti ripresi e sottolineati dal vice presidente Paolo Cerquetta: “Non bisogna costruire una tragedia su questa sconfitta, ma urge cambiare immediatamente atteggiamento perché con questa mentalità non si va da nessuna parte. Quando si gioca per eseguire il compitino occorre sapere che alcune volte riesce bene ed altre no, mentre invece è necessario fare e dare molto di più per la causa comune. In questo momento ci manca la fame, elemento basilare per costruire ogni successo nel calcio come nella vita”.
La cronaca è praticamente un monologo perché la Cluentina ha quasi costantemente subìto il gioco dei rivieraschi senza praticamente mai opporre resistenza. Il ritmo di gara impartito dall’Azzurra è intenso fin dal fischio d’inizio tanto che la resistenza ospite si sgretola dopo appena tredici minuti: bella combinazione tra Cameli e Schiavi poi cross per Carlo Alberto Ventresini (foto) che trafigge Rocchi. Il centravanti rossoblù si ripete con una bella conclusione da destra al 25’ sulla quale si oppone Pagliarini che devia in corner ma, dagli sviluppi dello stesso, arriva il raddoppio dei locali con Palladini pressoché indisturbato nella conclusione. La prima, fugace, apparizione della Cluentina dalle parti di Shiba arriva solo al 28’ quando Mancini, da calcio di punizione, tocca per Matteo Camilloni la cui conclusione è ribattuta dalla difesa.
Dopodiché inizia lo show di Ventresini che sbaglia tre ottime occasioni una dietro l’altra: la prima, solo davanti a Rocchi, la spara altissima (30’), la seconda è neutralizzata ancora da Pagliarini in scivolata (32’), la terza finisce di nuovo alle stelle. Al 41’ sorprendentemente la Cluentina si sveglia: Mancini confeziona un bel cross dalla sinistra per Matteo Camilloni il quale, di testa, fa la sponda per il fratello Federico che accorcia le distanze. Gli ospiti avrebbero l’occasione per chiudere la frazione di gioco sotto di un gol e provare a riaprire la gara nel secondo tempo: non è così perché al 44’ Mancini commette un fallo in area su De Panicis determinando una massima punizione che, ottimamente calciata da Loviso, chiude il parziale sul meritato 3-1.
Il tecnico rivierasco Alessio Morelli ammette che quell’episodio è stato probabilmente il momento topico della gara dei suoi ragazzi: “Dopo il gol di Camilloni la Cluentina ha avuto la possibilità di riaprire la partita. Se fossimo andati al riposo con quel risultato con ogni probabilità nella ripresa sarebbe iniziata un’altra gara. Il rigore realizzato da Loviso allo scadere è stato fondamentale, in caso contrario avremmo sicuramente sofferto il ritorno dell’avversario che, è bene ricordarlo, anche sotto di cinque gol non ha mai smesso di crederci. Siamo stati bravi nel partire bene e nel gestire il vantaggio”.
Con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte, è ovvio. Dunque il monologo dell’Azzurra prosegue anche nella ripresa: al 46’ Menghini devia in corner una conclusione angolata di Palladini, un minuto più tardi tocca a Rossi a sparare alto mentre al 63’ un errore di Trobbiani innesca l’ottimo Palladini che brucia Menghini in velocità ed insacca per la quarta volta. Altro errore biancorosso in disimpegno al 75’ di cui stavolta approfitta Amante che, dapprima conclude su Rocchi, poi raccoglie la respinta e deposita in rete il quinto gol dei sambenedettesi. L’azione maggiormente apprezzabile degli ospiti arriva al minuto 87’ e vede come protagonisti due giovani biancorossi: Cappelletti difende un pallone al limite dell’area, vede l’inserimento sulla destra di Torresi, lo serve magistralmente ma la conclusione, potentissima, viene deviata in corner dal portiere Shiba. C’è spazio per un’ultima annotazione al minuto 88’ quando il neo entrato Zappasodi, già ammonito, entra in pericolosissimo ritardo su Rocchi in uscita: secondo giallo ed espulsione. Poi tutti negli spogliatoi, chi a festeggiare una corroborante cinquina, chi a meditare sulle tante cose che oggi proprio non hanno funzionato.
Alessandro Savi