MONTECOSARO. Continui errori arbitrali: ma se puntassimo sugli "over"?
MONTECOSARO. Dalla società del Montecosaro (Prima cat. Girone C) riceviamo e pubblichiamo un comunicato diffuso in serata.
“Ci rincresce dover stigmatizzare quanto accaduto nell'ultimo turno di campionato, quando al cospetto di un Camerino molto attrezzato, ci siamo visti negare un risultato positivo da alcune decisioni arbitrali che definire discutibili è un eufemismo. A sostegno delle nostre lamentele ci sono anche le riprese della gara, fatte peraltro dal Camerino, dove sono evidenti gli abbagli del direttore di gara, soprattutto sui due rigori concessi. Sul secondo l'azione si innesca addirittura da un mancato palese calcio d'angolo a nostro favore, clamorosamente non rilevato.
Al netto di tali fatti bisogna una volta per tutte chiarire alcuni aspetti. La storia che il livello della classe arbitrale sia basso, così come più volte sostenuto anche da ambienti federali, non può più reggere. Le società pagano quote di iscrizione anche profumate e gli organi preposti sono tenuti di conseguenza ad elargire un servizio adeguato. I sacrifici sia in termini economici che di energie che tutti facciamo, soprattutto in questi tempi difficili gravati anche dalla riforma dello sport, vengono spesso vanificati da variabili esterne che non sono governabili dalle società. Il rischio è la disaffezione. Le soluzioni ci sarebbero e sembrerebbero anche a portata di mano. Se il problema è la carenza di arbitri debitamente formati, occorre utilizzare le migliori risorse in maniera uniforme, e non soltanto nei campionati maggiori.
La concentrazione di gare nella giornata del sabato potrebbe essere alleggerita ad esempio, obbligando i campionati di Promozione, come in passato è stato fatto per l'Eccellenza a giocare di domenica. In questa maniera si recuperano risorse arbitrali da utilizzare anche nei campionati minori che meritano essi stessi il massimo rispetto. In secondo luogo, investire sul doppio tesseramento con i ragazzini, nella speranza di formare in futuro una classe arbitrale di alto profilo sembra non dare i frutti sperati. Perchè invece non puntare sugli "over"? Stimolare i giocatori che sono a fine carriera ad intraprendere il percorso arbitrale potrebbe essere la soluzione più razionale.
Ragazzi che per una vita hanno praticato il gioco del calcio da attori protagonisti, sarebbero sicuramente più pronti ad interpretare correttamente le dinamiche calcistiche rispetto a chi le ha lette soltanto nei manuali. Del resto un ragazzo che smette con il calcio giocato a 35/40 anni spesso e volentieri ha una prestanza fisica più che sufficiente per dirigere una gara di calcio per almeno i 10 anni successivi. Capire l'entità di un contatto per esperienza diretta vissuta, non sarà come immaginarlo per averlo letto nel regolamento. Detto quanto sopra non ci sogniamo nemmeno di mettere in discussione le qualità umane e morali dell'arbitro protagonista, a nostro avviso in negativo, della gara oggetto della discussione.
E' pur vero però che gli episodi che ci vedono penalizzati continuano a ripetersi con una frequenza che, come dice qualcuno di molto illustre, potrebbe far generare cattivi pensieri. Peraltro, sempre contro lo stesso avversario nella gara di andata dello scorso campionato, subimmo sempre a tempo scaduto un dubbio rigore, ma con la palla che un attimo prima era uscita di un buon mezzo metro sulla linea di fondo, con i nostri difensori quasi immobili ad aspettare il fischio dell'arbitro per la rimessa dal fondo. Ma noi non vogliamo fare cattivi pensieri".
Asd Montecosaro