PROMOZIONE B. La Cluentina risorge e ferma la Palmense

Cluentina - Palmense 1-0
CLUENTINA: Rocchi, Giaconi, Torresi, Trobbiani, Menghini, Pagliarini, Camilloni (89’ Montecchiari), Giordani, Pierantoni (77’ Cappelletti), Mancini, Ibii Ngwang. Allenatore: Luca Travaglini
PALMENSE: Osso, Fuglini (78’ Cingolani), Compieta (51’ Goxhaj), Petruzzelli, Ferri, Finucci, Basili (68’ F. Nazziconi), Haxhiu, Pelliccetti, M. Nazziconi, Moretti.
Allenatore: Massimo Cardelli
ARBITRO: Riccardo Negusanti (Pesaro)
ASSISTENTI: Lorena Bejko (Jesi), Giacomo Caporaletti (Macerata)
MARCATORI: 58’ Camilloni
SPETTATORI: circa 200
Nella foto: Luca Travaglini, tecnico della Cluentina
MACERATA - La spunta la Cluentina al termine di una gara non bellissima ma intensa e vibrante fino all’ultimo istante di gioco. Una vittoria – la prima con mister Travaglini in panchina - che mancava addirittura dallo scorso novembre e che permette ai biancorossi di scavalcare in classifica l’Elpidiense Cascinare e di ricacciare a tre punti di distanza la rediviva Sangiorgese.
Si chiude, dunque, nel migliore dei modi una settimana difficile conseguente alla batosta di sabato scorso a Monticelli e all’infortunio di Monserrat che terrà l’attaccante argentino lontano dal campo per qualche settimana.
La Palmense – fortemente penalizzata dalle assenze di Silenzi, Frascerra e Gregonelli - dal canto suo può recriminare per alcune occasioni sprecate nel primo tempo ma, alla luce di una ripresa che ha visto i padroni di casa dominare per lungo e per largo, il risultato appare più che giusto.
Che sarà una partita tesa lo si vede fin dalle prime battute di gioco quando appare chiaro che la Cluentina non è intenzionata ad aspettare l’avversario per ripartire in contropiede e non sembra per nulla intimorita nonostante i quasi trenta punti di differenza in classifica; la Palmense, per contro, vorrebbe liquidare la pratica il più velocemente possibile per seguire la scia del Trodica e, soprattutto, per aumentare il vantaggio sulle inseguitrici e blindare il secondo posto.
Dopo una briosa fase di studio, inizia il momento d’oro dei fermani quando, al 19’, Moretti, favorito da un rimpallo, arriva a tu per tu con Rocchi ma Pagliarini, in recupero, riesce a sporcargli la conclusione. Tre minuti più tardi lo stesso Moretti riceve un pallone d’oro in piena area ma la sua conclusione finisce sul palo. Al 23’ Basili serve Pelliccetti che, di testa, chiama Rocchi ad una deviazione miracolosa. Da questo momento in poi, di fatto, la spinta propulsiva della Palmense si affievolisce e la Cluentina inizia a crescere: al 42’ Giaconi serve Ibii che calcia al volo un fendente sul quale Osso è bravo ad opporsi; al 49’ ancora Ibii, servito in ripartenza da Camilloni, tenta di scavalcare il portiere fermano con un pallonetto ma la palla finisce di poco alta.
La Cluentina del secondo tempo è ancora più determinata e al 58’ perviene al vantaggio: nuova sgroppata sulla fascia di Ibii (autore di una eccellente prestazione), assist al centro per Trobbiani il cui tiro viene respinto da Osso, palla a Camilloni che insacca di potenza.
Al 38’ è ancora l’attaccante camerunense in maglia biancorossa a rendersi pericoloso con una conclusione in piena area che, ribattuta, finisce tra i piedi di Mancini che chiama Osso ad una grande respinta.
Il solo tiro in porta degli ospiti nel corso della ripresa arriva al 40’ grazie a Pelliccetti la cui conclusione è però facilmente bloccata da Rocchi.
Il finale di gara è uno sterile assedio della Palmense che si affida perlopiù ad approssimativi lanci lunghi sistematicamente disinnescati dalla retroguardia biancorossa.
Al fischio finale del direttore di gara esplode la festa dei ragazzi di Travaglini da oggi più consapevoli dei propri mezzi e più convinti di avere ancora molto da dire a questa stagione.
Il tecnico dei padroni di casa è sfinito ma raggiante: “durante la settimana l’avevamo preparata bene ed è andata esattamente come volevamo che andasse. Debbo fare i complimenti ai miei giocatori, hanno dato tutto: si è visto chiaramente che questa squadra non ha nessuna intenzione di arrendersi. Io resto convinto che, lavorando con la stessa intensità di questi ultimi giorni, possiamo ancora provare a salvarci”.
(Alessandro Savi)
