K-SPORT MONTECCHIO, Magi: "Per me vittoria agrodolce..."
Il tecnico, con un passato da vincente alla Rata, racconta le emozioni della vittoria

Il Monteccho, superando la Maceratese 3-2, con il +3 in classifica ad una giornata dal termine vede vicina la vittoria del campionato di Eccellenza. Il tecnico di casa Giuseppe Magi (foto) è uno che della Maceratese ha scritto la storia: correva la stagione 2014-2015 quando la sua Rata vinse, anzi dominò il girone F di Serie D sbaragliando la concorrenza e soprattutto chiuse il campionato da imbattuta. Una stagione da record, una cavalcata straordinaria, impressionante per quella Maceratese che tornò in Lega Pro dopo 42 anni.
Le parole di Magi, ora alla guida del Montecchio, ai microfoni di IGSport:
"Mi auguravo fosse una partita spettacolo, pensavo fosse un pochino più bloccata a livello di tensione dei giocatori, invece se la sono giocata alla grande. Abbiamo disputato la partita come l'avevamo preparata, ci siamo trovati in vantaggio di due gol poi la squadra ha avuto un po' il braccino, pensava di averla già conclusa... E invece la Maceratese ha tirato fuori dei valori importanti perché il percorso che ha fatto fino ad oggi è importante, questo è innegabile, lo dicono i numeri. I cambi mi hanno aiutato. Alla fine c'è stata questa mischia dove per fortuna abbiamo trovato lo spunto per fare il 3-2. Ora ci sono delle settimane di fermo, la squadra non si deve assolutamente riposare mentalmente perché non è finito nulla, ci sono ancora 90 minuti contro l'Urbino, il merito di giocarci il campionato fino all'ultimo secondo dell'ultima giornata è un qualcosa di impensabile all'inizio dell'anno, ci siamo trovati in alto secondo me un po' per caso però i ragazzi sono cresciuti e ci hanno creduto strada facendo. Per loro è una soddisfazione enorme. Purtroppo io soffro le pene dell'inferno, per me Macerata è qualcosa di particolare, per me è stata una partita veramente molto difficile, è una vittoria, permettetemelo di dire, veramente agrodolce perché comunque la Maceratese in Eccellenza non c'entra niente".
