Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×

LA STORIA. Natalucci di Senigallia scampato al Bataclan e all'Heysel!

Oggi e domani un minuto di silenzio per le vittime di Parigi sui campi sportivi marchigiani. E col passare delle ore, affiorano storie pazzesche che vengono direttamente dai fatti di Parigi. Come quella di Massimiliano Natalucci (foto da Facebook), per due volte "miracolato" dopo due grandi tragedie che si sono legate al mondo dello sport. Già, perché il 45enne di Senigallia ieri era tra le 1500 persone all'interno del teatro "Bataclan", ma 30 anni fa, quando di anni ne aveva soltanto 15, era all'Heysel per seguire la sua Juventus nella drammatica finale di Champions del 29 maggio, quando persero la vita 39 persone. Questo il racconto dell'attentato di Parigi fatto da suo padre al Corriere Adriatico: "Ha avuto un terrorista a tre metri di distanza tutto il tempo fino a quando le teste di cuoio hanno fatto irruzione nel teatro e quindi è riuscito a mettersi in salvo". Era andato al concerto degli Eagles con l'amica Laura Appolloni, alla quale è andata decisamente peggio: "Sto per essere operata - ha detto al Gr1 -. Ho un residuo di pallottola nella spalla destra che ha sanguinato parecchio. Durante il concerto si sono sentiti gli spari. Erano due persone con le mitragliette, hanno sparato per 10 minuti ininterrottamente, avranno sparato 5000 proiettili e io ne ho preso uno. Anche se si stava bassi, rasoterra, hanno sparato così tanto... Io per fortuna stavo sotto il palco e sono fuggita passando dietro le quinte, sfondando le uscite di sicurezza e passando sui tetti. Io e un'altra cinquantina di persone, quindi non abbiamo vissuto l'incubo di dentro. Siamo rimasti due ore in silenzio, poi le forze di sicurezza ci hanno tirati giù dal tetto". La sorella di Max, Federica, ha poi raccontato l'episodio del 1985: "A 15 anni è scampato alla strage dell'Heysel, dove era andato con nostro padre e uno zio: le ore di ieri sera mi hanno fatto rivivere quelle angosciose dell'Heysel, quando non c'erano neppure i telefonini e non sapevamo cosa stesse succedendo".

Print Friendly and PDF


Free Image Hosting at FunkyIMG.com
  Scritto da La Redazione il 14/11/2015
Change privacy settings
Tempo esecuzione pagina: 0,31581 secondi