Casette d'Ete iscrizione a rischio. Il problema è sempre il campo
Se insieme all'Amministrazione Comunale non verrà trovata una soluzione rischia di non essere ai nastri di partenza la gloriosa società calzaturiera
CASETTE D'ETE. All'inizio della stagione che segnerà il suo primo mezzo secolo di vita, sta vivendo una momento difficile il Casette d'Ete calcio. Infatti a distanza di oltre un anno e mezzo dall'alluvione che devastò la popolosa frazione del Comune di Sant'Elpidio a Mare, rendendo definitivamente inutilizzabile il glorioso impianto del “Brancadoro”, non sembrano essere cambiate le cose per la locale squadra di calcio. Dopo un paio di campionati disputati peregrinando da un campo all'altro, si stenta a trovare una sistemazione definitiva per la squadra calzaturiera, che in vista della prossima stagione agonistica si trova sempre a dover lottare con un rebus di difficile soluzione.
“Un accordo lo avremmo trovato – ci dice al telefono il presidente Danilo Corradini – grazie alla disponibilità degli amici di Cascinare potremmo utilizzare il loro impianto, alternando le gare casalinghe. Rimarrebbe il problema del campo di allenamento, ma anche su quello ci sarebbero delle idee da valutare, siamo sempre in attesa di una decisione da parte dell'Amministrazione Comunale che deve dare il benestare, e sostenere con un contributo tali accordi. Al momento – conclude il presidente – non abbiamo certezze nè risposte definitive dal nostro Comune, non nego che ci sentiamo abbandonati dopo le tante promesse fatte prima delle elezioni. Voglio sperare che a breve questa situazione si chiarisca definitivamente, e anche Casette d'Ete possa avere un terreno sul quale disputare le gare di campionato. Sembra una banalità, ma è bene ricordare che se non si dispone di un campo di gioco, non ci si può iscrivere al campionato”.