Per la Pennese di mister Funari una salvezza che sa di impresa
L'arrivo del tecnico ha dato nuova fiducia all'ambiente e nel girone di ritorno la squadra ha tenuto il passo delle migliori
PENNA SAN GIOVANNI. Arriva con due giornate di anticipo la salvezza della Pennese, nel girone E della Seconda categoria. Un risultato di primissimo ordine per una società nuova di zecca, subentrata la scorsa estate alla gestione precedente che si è trovata ad assemblare un organico in soli 15 giorni.
Per ovvi motivi la partenza ad inizio stagione è stata piuttosto difficoltosa e quando ai primi di dicembre, con la squadra penultima con soli 7 punti e reduce da una sonante sconfitta (6-1) contro la Vigor Sant'Elpidio, la dirigenza decise di affidare la panchina a Marcello Funari (foto), le prospettive non erano certamente rosee. In accordo con il nuovo tecnico si decise un rafforzamento della squadra, ci sarebbero voluti almeno 4 nuovi giocatori, ma per motivi logistici e di bilancio, non fu possibile averne più di due, ma ciò non fermo la voglia di risalire della squadra. Malgrado tutto, con pazienza certosina e il costante impegno settimanale da parte di tutte le compnenti, società, staff tecnico e squadra, la Pennese ha finito per centrare con largo anticipo un obiettivo che nel dicembre scorso sembrava quasi irraggiungibile. Addirittura vedendo la squadra battersi con orgoglio in tutte le gare, non sfigurando affatto nei confronti con le più forti, viene da pensare che si sarebbe potuto anche fare di più e magari con un altro paio di ragazzi a disposizione del mister, ci sarebbe stata la possibilità di togliersi ulteriori soddisfazioni. Resta comunque agli annali un risultato importantissimo, ottenuto da un gruppo di ragazzi seri e disponibili, i quali con impegno ed abnegazione, hanno lottato giorno per giorno verso un traguardo per nulla scontato. E' anche la vittoria di un mister come Marcello Funari che non ha abbassato la guardia davanti alle difficoltà, ma le ha affrontate a viso aperto, trasmettendo i suoi principi e la sua visione del calcio e della vita a dei ragazzi che hanno avuto l'umiltà di seguirlo, ed ora possono festeggiare insieme a lui la conquista di un traguardo tanto prestigioso per un piccolo paese come Penna San Giovanni.