INTERVISTA. Giuseppe Benni 500 volte n°1: 36 anni e 3 gol in carriera
Difende la porta del Montemarciano: "Ogni anno dico che sarà l’ultimo, poi ritorna sempre la voglia di giocare che ti spinge ad andare avanti. La rete che ricordo? Al Del Conero contro l'Ancona"
Giuseppe Benni (foto, vedi scheda) festeggia la 500° presenza in campo con una vittoria. Il Montemarciano espugna il campo della Falconarese (Prima categoria girone B, vedi il campionato) grazie ad una rete di Latini ed alle parate del proprio numero 1, per l’occasione anche capitano. 36 anni compiuti da poco, gli affetti familiari, una figlia, il lavoro. “Ogni anno dico che sarà l’ultimo, però dopo giornate come questa ritorna sempre la voglia di giocare che ti spinge ad andare avanti” afferma Benni.
Diciotto i campionati disputati in prima squadra con le maglie di Monserra, Marina, Ostra, Olimpia Marzocca, Olimpia Ostra Vetere e Montemarciano.
“Dopo 500 partite ti rendi conto che il grosso purtroppo l’hai fatto, ma dentro di te rimangono tanti ricordi piacevoli, i compagni di squadra. Adesso le partite le vivo con meno tensione, scendo in campo più rilassato”.
Tra i tanti ricordi, un gol segnato all’Ancona.
“Di gol nelle partite ufficiali ne ho fatti tre – spiega Benni – quello messo a segno contro l’Ancona è stato il meno importante, perché abbiamo perso, ma resta quello che mi ha dato più soddisfazione. Fare gol al Del Conero, in uno stadio che ha ospitato la Serie A, contro l’Ancona, tu che sei portiere e di fronte a tanto pubblico: è un’emozione indescrivibile. Davano la partita in televisione, gli amici mi hanno tempestato di telefonate e messaggi. Mi è sempre piaciuto calciare i rigori. Il primo gol l’ho fatto contro il San Costanzo quando ero al Monserra su rinvio, poi contro il Marzocca sempre su rigore”.
“Con tutte le squadre che ho giocato ho perso tanti spareggi – conclude Benni – ero un po’ a credito con la fortuna. Con il Montemarciano, dove ho deciso di chiudere la carriera, mi sono un po’ riscattato: ho vinto un campionato alla penultima giornata, ma soprattutto la salvezza ottenuta a Fabriano nei playout. Sembravamo spacciati, invece abbiamo vinto 1 a 0. Questa resta l’emozione più grande”.