Clementi: "La mia Pergolese? Semplice, organizzata e...a manetta"
Sta sorprendendo la squadra rossoblù che ha appena stoppato il Fabriano Cerreto: "Playoff? Campionato equilibrato e la salvezza non è ancora matematica. La vittoria finale? Al Tolentino sono rimasto legato, sarei contento per loro ma complimenti al Porto Sant'Elpidio"
PERGOLA. Il colpo di giornata lo ha piazzato la Pergolese di Aldo Clementi (foto) che ha inflitto un netto 3-1 al Fabriano Cerreto, portandosi a due sole lunghezze dai playoff. In casa la squadra rossoblù ha già imposto lo stop all’andata anche al Porto Sant’Elpidio. “Per noi un successo importante per la classifica – ha raccontato il tecnico al Corriere Adriatico – una vittoria così è tanta roba. Obiettivi? Non cambiano al momento. Classifica molto corta, gare equilibratissime e aperte ad ogni risultato: pronosticare qualcosa diventa molto complesso. La salvezza ancora non è raggiunta a livello matematico, qualche punticino ancora manca, ma siamo messi benino. Certo che facendo agonismo punti anche ad andare oltre i tuoi obiettivi. Stiamo con il piede sull’acceleratore e questo ci ha portato anche qualche acciacco di troppo”.
Gioco e mentalità offensiva: questi due principi non sono mai mancati nell’idea di calcio di Clementi: “Gioco e vittorie secondo me vanno a braccetto. Cerchiamo di esprimere un gioco semplice e organizzato: questo porta a sviluppare idee durante le gare e mi auguro che questo aspetto non venga meno".
Oltre al gruppo, anche diverse individualità si sono messe in evidenza: “Diciamo che si Tafani avevo delle certezze ma in generale ci sono state delle sorprese in positivo per rendimento come ad esempio Gambini, Gnaldi e Righi”.
Nel pronostico sul successo finale un filo di cuore cremisi viene fuori: “Sono stato li due anni e devo dire che sarei contento se lo vincessero i cremisi per la gente di lì alla quale voglio bene. In tempi non sospetti dissi anche che il Porto Sant’Elpidio poteva dire la sua. Resta una sfida ancora molto aperta e incerta”.