Cesetti: "Detrazioni e credito d'imposta sono le armi per il rilancio"
"Il Consiglio Federale definirà i verdetti sportivi ma servono misure importanti per il calcio come quelle proposte da Sport e Salute"
Torna a parlare e a chiedere un intervento diretto per la salvaguardia del calcio e dello sport il direttore sportivo del Montegiorgio Zeno Cesetti (foto), direttamente dal profilo social della società rossoblù: “Siamo in attesa del prossimo Consiglio Federale dal quale dovranno arrivare indicazioni importanti per quel che riguarda la chiusura definitiva e disposizioni precise riguardo i verdetti finali, ma questo, a mio avviso, è solo un aspetto marginale della questione”.
L’attenzione si sposta poi all’aspetto economico e imprenditoriale, legato a doppio filo a quello sportivo: “Serve sostegno immediato alle società sportive e a quegli imprenditori che investono nel calcio da sempre e anche a coloro che vi si vogliono avvicinare. Il calcio rappresenta la terza o quarta voce del Pil italiano e fa girare un indotto fatto di aziende e famiglie che vanno avanti grazie a questo, demonizzarlo è sbagliato. Quali proposte? Da un lato l’aiuto della federazione potrebbe essere quello di sospendere i costi vivi per iscrizioni e tesseramenti almeno per una o due stagioni, sebbene il vero nocciolo della questione veniva giustamente presentato a suo tempo centrato nel documento Sport e Salute. Soprattutto nella parte in cui si proponeva “Una detrazione Irpef sino al 50% per erogazioni liberali in favore di associazioni e società sportive dilettantistiche, ovvero incentivare le sponsorizzazioni nel mondo sportivo sia introducendo una normativa diretta a comprimere l’Iva su sponsor e pubblicità dirette in favore di detti soggetti, sia prevedendo per le sponsorizzazioni un credito d’imposta del 60%”. Questa è la parte fondamentale che andrebbe realmente presa in considerazione per far vivere questo movimento nel presente e nell’immediato futuro. Aspettiamo le decisioni che verranno prese nel Decreto Rilancio, oltre che dal Coni e dalla Figc, ma non ci sono altre vie se non incentivare gli investimenti del settore imprenditoriale nello sport con aiuti e con una fiscalità di vantaggio”.