Tra Marotta e Mondolfo prove tecniche di fusione
Con alle spalle i rumori e gli umori del calcio giocato, inizia la fase 2: quella del calcio parlato. In attesa di conoscere le indicazioni della Lega Nazionale Dilettanti, si incomincia a pensare al futuro. E’ il caso di due paesi con tradizioni sportive importanti: Marotta e Mondolfo. In ballo una possibile fusione. Ormai sono venticinque anni che le dirigenze marottesi e mondolfesi si incontrano per trovare una possibile soluzione ad una fusione fra le due società, ma ogni qualvolta che ci si è trovati vicino al traguardo sono sorti impedimenti di vario tipo che hanno fatto saltare tutto. Passiamo all’attuale. «Sì, effettivamente ci sono stati già dei contatti tra le due società – ammette il diesse del Mondolfo Paolo Pretelli – ovviamente solo per mezzo video conferenza e anche telefonicamente, i contatti tra i vari dirigenti si sono intensificati. Visto l’impossibilità nel fare riunioni, in questo periodo di distanziamento sociale, non è stato possibile discuterne di persona. Una delegazione di entrambe le società si incontrerà non appena sarà consentito. Nel frattempo le società stanno valutando la possibilità internamente ai propri soci. Francamente devo dire che per quanto mi riguarda sarei favorevole ad intavolare una trattativa più approfondita e se ce ne saranno le condizioni magari anche portarla a termine».
«Abbiamo avuto dei contatti telefonici e video – conferma il Team Manager del Marotta Maurizio Antonioli – con alcuni responsabili del Mondolfo calcio ma ancora non si è definito nulla. Dobbiamo ancora valutare se ci sono le condizioni per questa fusione che se ne discute da anni». Il Marotta (Prima Categoria girone B) prima dello stop del 23 febbraio occupava un ottimo quinto posto (playoff), il Mondolfo (Promozione girone A) era in corsa salvezza con 28 punti (8 vittorie, 4 pareggi e 11 sconfitte).
(FONTE: IL RESTO DEL CARLINO)