La svolta della Saetta: squadra formata da richiedenti asilo africani
Disputa il campionato di Terza categoria E, il presidente Paolini: "È un’occasione per stare vicini a questi ragazzi e creare una sintonia. Tra loro è subito nato un gruppo e siamo tutti amici"
CIVITANOVA MARCHE. Lo sport sa regalarci bellissime storie di amicizia e solidarietà. È il caso della Saetta calcio, compagine di Terza categoria E (vedi il campionato), che da quest’anno ha in squadra degli ospiti di diversi centri di accoglienza sparsi nel territorio: sono richiedenti asilo originari dell’Africa subsahariana, da Senegal, Nigeria e Ghana.
Mario Paolini, energico presidente, è molto entusiasta dei suoi atleti. «Tutto è nato dall’avvocato Giuseppe Lufrano, nostro giocatore e allenatore – racconta Paolini col segretario Angelo Broccolo –, che mi ha segnalato la situazione dei ragazzi e abbiamo avuto l’idea di dare loro un’opportunità. Sono una ventina e si trovano nei centri della provincia. È un’occasione per stare vicini a questi ragazzi e creare una sintonia. Tra loro è subito nato un gruppo e siamo amici. Sono bravi ragazzi sotto tutti gli aspetti». Anche sportivi. «Devo dire – spiega Paolini – che alcuni hanno grandi qualità e voglia di fare, da categoria superiore. Ci sono squadre che li hanno adocchiati e li tengono sotto osservazione. Ho presentato due ragazzi particolarmente promettenti al presidente della Lega dilettanti Marche, Paolo Cellini, visto che sono davvero forti». L’ossatura della squadra è interamente composta da giocatori dei centri di accoglienza. «Sì – ammette Broccolo –, e la cosa positiva è che non ci sono mai stati problemi. Sul campo non si è mai verificato un episodio di razzismo. Un esempio da seguire? Beh, ci piacerebbe portare avanti questa realtà, ma ci serve una mano». «Speriamo di continuare – osserva il presidente –. Ho 78 anni e tanta voglia, ma è faticoso. I ragazzi vanno presi e riaccompagnati in auto e gli allenamenti a volte finiscono alle 23. Facciamo spostamenti con diverse auto. Sarebbe utile poter disporre di un pulmino o comunque avere qualsiasi tipo di aiuto, visto che ci sono spese per proseguire il campionato. Ne approfitto per ringraziare intanto chi ci sta aiutando come sponsor, la ditta Paci Antonio & C, la 2M di Simone Melappioni e Assodrink». La Saetta ha una grande tradizione sportiva, tanto che sta festeggiando trent’anni di attività. «Abbiamo cominciato nei primi anni come amatori – ricorda Paolini – e poi in terza categoria. Nel 1996 è stata creata la squadra femminile di calcio a cinque. Nella stagione 1996-‘97, le ragazze hanno vinto il campionato, poi hanno giocato due finali italiane, a Fano e Viareggio. Terminata l’esperienza di calcio a cinque femminile, abbiamo portato avanti la squadra di terza categoria». La Saetta gioca le partite all’antistadio.
(Fonte: Il Resto del Carlino)