Viola la clausura per omaggiare i partigiani, multato l'ex sindaco!
Paoloni aveva contestato l’amministrazione di Belforte: "Ignorato il 25 Aprile". Ora chiede un incontro con il prefetto
Aveva voluto rendere omaggio ai caduti della Resistenza, ma è stato multato per aver violato le restrizioni anti Covid l’ex sindaco di Belforte del Chienti (MC) Roberto Paoloni (foto). Il giorno della festa della Liberazione era andato al monumento ai caduti "per un saluto e un semplice momento di silenzio". Poi aveva pubblicato un post sulla sua pagina Facebook allegando una foto e scrivendo che non aveva trovato né fiori né corone di alloro, accusando l’amministrazione di non aver celebrato il 25 Aprile. Ma secondo quanto accertato dalla polizia locale dell’Unione montana Monti azzurri, per quell’uscita l’attuale capogruppo della minoranza ha violato il decreto #iorestoacasa . E lunedì Paoloni ha ricevuto la sanzione amministrativa: una multa da 533 euro, se pagata entro i primi sessanta giorni, ridotta a 373 euro se pagata entro i primi trenta.
Rispondendo a Paoloni il sindaco di Belforte Alessio Vita, dopo aver fornito la propria versione sulla festa spiegando che quello non è un monumento alla Resistenza, "ma ai caduti di tutte le guerre, celebrati il 4 novembre, non ci sono nomi di partigiani", aveva annunciato che la polizia locale avrebbe fatto accertamenti. E così è stato.
"Per prima cosa – afferma ora Paoloni – ho chiesto un’audizione al prefetto Iolanda Rolli: spero voglia incontrarmi e spero comprenda le mie motivazioni . Ho sentito il mio avvocato. Poi, eventualmente, se fosse necessario faremo ricorso. La sanzione descrive quello che io ho fatto e dichiarato. Non devo nascondere nulla, sono consapevole del gesto: per me andavo fatto, ritengo necessaria e giusta quella commemorazione. Credo nei valori dell’antifascismo fin da bambino e, come consigliere di minoranza, in forma privata, da solo, con guanti, mascherina e autocertificazione sono andato al monumento. Lo testimoniano le telecamere di videosorveglianza. Tutto si è svolto in una decina di minuti, sono partito in auto da casa e sono tornato. Non ho messo in pericolo altre persone. Si era creato un vuoto istituzionale e sono andato io; non credo si debba rendere omaggio solo nei luoghi in cui è avvenuto un eccidio e lì comunque ci sono anche le vittime della Seconda guerra mondiale e del nazifascismo. Quel giorno non sono andato né a fare jogging né al cimitero a trovare un defunto. Ho ricevuto tanti attestati di solidarietà, dopo la multa, persino persone che si sono offerte di fare una colletta. Le ringrazio, non c’è bisogno. Non voglio fare la vittima: voglio solo far capire i motivi del mio gesto, da consigliere comunale e antifascista, al prefetto".
(Fonte: Il Resto del Carlino)