Almeno per l’edizione 2020 ha vinto l’emergenza. A causa della situazione difficile che tutti stiamo vivendo, il gruppo degli “Amici di Graziano” ha comunicato ufficialmente che non sarà possibile allestire il consueto convegno organizzato per ricordare la figura di Graziano Colotti. Sarebbe stata la quinta edizione, a cinque anni dalla scomparsa di Graziano, per una giornata che riunisce come sempre allenatori e giocatori professionisti, dirigenti, scrittori, insieme ad allenatori locali, giocatori, ragazzi ed appassionati che vogliono continuare vivere il calcio, e soprattutto il calcio giovanile. Gli organizzatori con estremo dispiacere, anche per la famiglia Colotti che è sempre stata presente a questi incontri, hanno deciso che per quest’anno non ci sarà questa serata fatta di ricordi e confonto tra coloro che amano un calcio autentico. Appuntamento rimandato al prossimo anno.

Per quest’anno vengono semplicemente le parole di Gianni Mura, dedicate proprio al suo amico:
“Quelli come Graziano Colotti bisognerebbe ringraziarli da vivi, e dirgli che sono il sale della terra. Perché hanno il piacere del lavoro, perché insegnano ad altezza d'uomo, non da una cattedra. Insegnano calcio, ma chi ha detto che solo di calcio si tratta? Uno che non capisce nulla di calcio, né di sport, né di vita. Un superficiale come tanti, troppi ce ne sono, non solo nel calcio. Graziano aveva profondità, non parlava solo di diagonali difensive ma di etica dello sport, di regole, di legalità. Faceva cultura dello sport e lo appassionava anche l'altra cultura, quella dei libri, delle poesie. Se, come scrisse Vinicius de Moraes, la vita è l'arte dell'incontro, è stato bello avere incontrato Graziano, una sera di tanti anni fa, una sera di libri e di pallone a Tolentino.”