Ortolani (AIAC Marche): "Torneremo alla purezza del calcio"
Il presidente degli allenatori marchigiani: "Vinceremo la battaglia del Covid-19. Le società che hanno investito sui settori giovanili sono quelle che avranno più possibilità di superare un inevitabile cambiamento"
Angelo Ortolani (foto), presidente AIAC Marche (associazione allenatori), come sta vivendo questo momento di lockdown?
"Cerco di rispettare i dettami del Governo, è dura, ma noi sportivi siamo e dobbiamo essere i primi a dare l'esempio in questo difficile momento, momento che tutti insieme possiamo e dobbiamo superare. Non è facile ma l'obiettivo è di quelli più che importanti".
In questa pausa quali sono le sensazioni o le preoccupazioni degli allenatori?
"In questo momento è ovvio che il calcio deve passare in secondo piano. Le paure? Beh, direi che sono quelle di battere il Covid 19, ma è una partita che vinceremo, ovvio che tutto non sarà più come prima, e direi che questa pandemia ci ridimensiona tutti nei nostri (permettetemi senza offendere) deliri di onnipotenza e ci riporta in una dimensione più umana e forse più giusta. Gli allenatori? Le sensazioni che ho percepito è che tutti vorremmo tornare a giocare ma prima di tutto la salute".
Secondo lei i campionati ricominceranno o no?
"Io concordo con la volontà di terminare in maniera regolare i campionati anche perché questo significherebbe che siamo fuori da questa pandemia. Si riuscirà? Purtroppo dipende non solo dall'uomo... vedremo".
Che calcio sarà dopo il Coronavirus?
"Sarà un calcio non diverso in sè ma un pianeta calcio che per forza di cose cambierà in rapporto alla società che avrà anche difficoltà a ripartire, per questo tutti noi addetti ai lavori dovremo prendere atto di una situazione anche economica mutata, forse riscopriremo la purezza di questo sport che amiamo, ci saranno più giovani nelle squadre e in questo le società che hanno investito sui settori giovanili sono quelle che avranno più possibilità di superare un inevitabile cambiamento".