ISCRIZIONI. Niente sconti per la Serie D. "Paghi tutto e subito"!

E alla fine il “cerino in mano” rimane sempre a qualcuno. Stavolta tocca alla Serie D che viene colpita duramente proprio nel primo segnale importante di ripartenza post-Covid, quello delle iscrizioni.
Proprio durante lo stop, le promesse arrivate dalla stanza dei bottoni dell’interregionale erano state chiare: le squadre non saranno lasciate sole e saranno aiutate. Si parlava apertamente di tassa di iscrizione congelata per un anno, o almeno dimezzata anche alla luce del fatto che la stagione 2019-2020 era stata chiusa in anticipo con un terzo di gare non disputate. Si era sbilanciato Sibilia al pari dei suoi vice presidenti, con promesse di importanti sconti, di agevolazioni e quant’altro. Splendide parole cui non sono seguiti i fatti. Infatti per l’iscrizione di quest’anno resta TUTTO COME PRIMA. Saranno circa 18mila euro di tassa di iscrizione, esattamente come gli altri anni, cui si aggiungono i 31mila euro di fidejussione. Nessuna rateizzazione, nessuno sconto, nessuna agevolazione in tal senso. Un bel modo di aiutare le società. Le squadre che hanno chiesto ripescaggio tra l’altro (per le Marche Sangiustese e Anconitana) hanno già dovuto presentare il tutto ieri, in anticipo. Per le aventi diritto (Castelfidardo, Tolentino, Recanatese, Montegiorgio e Porto Sant’Elpidio) è possibile iscriversi in via telematica dal 20 al 24 luglio, quando alle ore 18 il sistema si chiuderà e non sarà più possibile fare nulla. Eppure in altri campionati non andata proprio così.
Partiamo dalla Lega Pro che ha confermato le 60mila euro di quota generale ma con agevolazionui nel pagamento: 5mila all’iscrizione del campionato e 10 ratei di pari importo a completamento della rimanente somma partendo dal mese di settembre. Un modo per dare ossigeno e contribuire alla ripartenza dello sport.
Se poi guardiamo al Comitato Regionale Marche ogni categoria, dall’Eccellenza alla Terza categoria potrà usufruire dei Bonus Covid previsti: autentici sconti sulla quota di iscrizione che abbasseranno notevolmente la quota di iscrizione ai rispettivi campionati.

Uniche squadre ad essere beffate dunque, quelle di Serie D dalle quali si pretende tutto, senza sconti, e senza alcuna dilazione. Se questo era il modo di agevolare il ritorno in campo, l’inizio non è dei migliori anche alla luce del fatto che la D non ha alcuna quota di diritti televisivi e che al momento la prospettiva è quella degli spalti vuoti probabilmente fino al 31 dicembre, salvo ulteriori proroghe.